Cronache

La scoperta che cambia tutto: l'oggetto misterioso nello spazio

Gli scienziati degli osservatori Ligo negli Usa e Virgo in Italia hanno osservato un fenomeno sensazionale: un oggetto ancora ignoto di massa solare 2,6 si è infatti fuso ben 800 milioni di anni fa con un buco nero di massa solare 23. Potrebbe esistere qualcosa, dunque, nel mass gap fra stelle di neutroni e buchi neri

La scoperta che cambia tutto: l'oggetto misterioso nello spazio

Un fenomeno sensazionale quello registrato nello spazio dagli interferometri di Stati Uniti ed Europa, che hanno permesso per la prima volta di osservare la fusione fra un oggetto non identificato ed un buco nero.

Da sempre al centro di elucubrazioni, i black holes sono il risultato dell'implosione (della "morte" per dirlo con parole più semplici) di stelle molto massicce. Quando ad esplodere sono invece stelle con minor massa, si hanno come risultato delle stelle di neutroni, ossia resti del precedente corpo celeste. Fra stelle a neutroni (la più pesante delle quali risulta essere ben 2,5 masse solari) e buchi neri (il più leggero conosciuto è di circa 5 masse solari) c'è un evidente divario. Questo intervallo, denominato “mass gap”, ha sempre incuriosito gli studiosi, che per anni si sono interrogati sull'esistenza di un oggetto celeste attribuibile a simili condizioni di massa, troppo leggere per ottenere un buco nero ma troppo pesanti per dar vita ad una stella di neutroni.

Ciò che è stato captato lo scorso anno dagli interferometri dell'osservatorio sulle onde gravitazionali Advanced Ligo negli Usa e dal rilevatore Advanced Virgo dell'European gravitational observatory (Ego) sito a Cascina (Pisa), potrebbe aver finalmente dato una risposta alle domande degli scienziati. Nel corso di una delle molte collaborazioni fra i due osservatori, è stato infatti individuato un oggetto ancora sconosciuto e con una massa solare di circa 2.6, cosa che lo fa perfettamente rientrare nel sopra citato “mass gap”.

Di cosa si tratta? Gli studiosi non possono fornire una spiegazione certa. Con le sole onde gravitazionali, che hanno consentito di scoprire l'oggetto, non è possibile stabilire la natura dello stesso.

Secondo quanto riferito dagli astronomi sulla rivista “The Astrophysical Journal Letter”, che ha pubblicato un articolo sulla scoperta, diffusa oggi ma effettuata lo scorso 14 agosto 2019, l'oggetto sconosciuto si è fuso 800 milioni di anni fa con un buco nero di 23 masse solari, dando vita ad un “mostro” con un massa ben 25 volte superiore a quella del sole, cosa che ha provocato una vera e propria esplosione di energia. Una fusione cosmica denominata GW190814.

Non sappiamo se questo oggetto sia la stella di neutroni più pesante conosciuta, o il buco nero più leggero conosciuto, ma in entrambi i casi supera un record”, ha dichiarato la dottoressa Vicky Kalogera della Northwestern University, come riportato da “Sciencedaily”.

Il gap di massa potrebbe in realtà non esistere affatto, ma potrebbe essere dovuto a limitazioni nelle capacità di osservazione. Il tempo e più osservazioni diranno”, ha aggiunto il professor Patrick Brady della Wisconsin University, portavoce della collaborazione scientifica Ligo.

Soddisfazione anche da parte degli studiosi italiani, che hanno dato un importante contributo alla scoperta. “Ancora una volta le osservazioni delle onde gravitazionali contribuiscono a far luce su aspetti ignoti del nostro universo: l’oggetto più leggero in questo sistema binario ha una massa mai osservata finora”, ha affermato il responsabile della Collaborazione Virgo Giovanni Losurdo, parlando ai microfoni di “Agi”. “Una nuova scoperta, che solleva nuove domande su quale sia la sua natura, e su come si sia formato questo sistema binario.

Virgo, Ligo e presto Kagra, l’interferometro in via di completamento in Giappone, continueranno a cercare le risposte a queste e a molte altre domande, e a spingere avanti la frontiera delle nostre conoscenze dell’universo in cui viviamo”, ha concluso.

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