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Scopre il tradimento del fidanzato con le cimici. Ma per il giudice è violazione della privacy
Oltre al danno la beffa per una 50enne ligure che, dopo aver scoperto le scappatelle del fidanzato grazie a una cimice, è stata condannata a 8 mesi di reclusione e al pagamento delle spese legali
Oltre al danno la beffa per una 50enne ligure che, dopo aver scoperto le scappatelle del fidanzato grazie a una cimice, è stata condannata a 8 mesi di reclusione e al pagamento delle spese legali

Finalmente aveva avuto la conferma tanto cercata: il compagno la tradiva con performance bollenti nella loro auto. Ma l'averlo incastrato - piazzando una serie di cinici nella vettura - non ha sortito l'effetto desiderato e oltre al danno è arrivata la beffa. La donna, 50 anni di Vallecrosia, avrà anche scoperto l'altarino del focoso fidanzato ma al giudice del tradimento è importato poco e l'ha condannata per violazione della privacy.
Attraverso il microfono sapientemente nascosto, la donna ha ascoltato uno degli incontri piccanti del fidanzato, che fuori dalle quattro mura familiari si sollazzava in auto con la sua amante non lontano da casa, sulle colline tra Bordighera e Ventimiglia. Ai gridolini e alle parole bollenti dell'uomo la donna non ha retto e una volta rientrato a casa lo ha messo alla porta accusandolo di tradimento. La donna di Vallecrosia non si aspettava, però, la risposta dell'ex partner fedifrago che, per vendetta, l'ha denunciata e ha vinto addirittura la causa con tanto di risarcimento. La vicenda, iniziata nel 2016, è finita sul tavolo dei pubblici miniteri liguri e dopo cinque anni di giudizio ha trovato epilogo.
La donna è stata infatti condannata dal giudice del tribunale di Imperia a otto mesi di reclusione per avere violato la privacy della sua vittima come previsto dall'articolo 615 bis del codice penale (reato di "illecite interferenze nella vita privata"). In tutto questo ad emettere la sentenza è stata un giudice donna, che non solo ha ritenuto colpevole la 50enne ligure con una misura condizionale subordinata al pagamento di mille euro di provvisionali. Ma l'ha costretta anche al pagamento delle spese legali del suo ex per una cifra pari a duemila euro.
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