Sda, corrieri in sciopero: "Riconoscete i nostri diritti"

400 corrieri Sda da quasi due settimane stanno scioperando davanti ai cancelli dell'azienda del gruppo Poste Italiane che consegna pacchi a domicilio

Sda, corrieri in sciopero: "Riconoscete i nostri diritti"

"Ci trattano come numeri non come operai. Vogliamo solo lavorare. Vogliamo solo che vengano mantenuti i nostri diritti". Johannes Abraham ha 27 anni e da 6 anni smista pacchi alla Sda di Carpiano, nel milanese. Fa parte dei 400 facchini che da quasi due settimane stanno scioperando davanti ai cancelli dell'azienda del gruppo Poste Italiane che consegna pacchi a domicilio.

Come riporta La Stampa, nessun facchino è dipendente di Sda. A Carpiano il datore di lavoro dei 400 lavoratori, 90% sono stranieri, era la Team Coop del consorzio Cpl. Ora è subentrata la cooperativa Siviglia del consorzio Ucsa. "Con il nuovo contratto perderemmo l’anzianità professionale, gli scatti e con l’applicazione del Jobs Act non abbiamo nemmeno la certezza del mantenimento del posto di lavoro", ha spiegato Concetta Cice, sindacalista che da un anno smista i pacchi nell'azienda. A Sda il consorzio Ucsa avrebbe garantito la continuità contrattuale con la sola introduzione del Jobs Act che prima non esisteva.

A Capriano sono fermi ad oggi oltre 70 mila pacchi, mentre a Bologna e Roma, dove ci sono altre grandi sedi Sda, il blocco è meno rigido. "I blocchi di Carpiano sono la punta dell'iceberg di un sistema degli appalti ormai fuori controllo che sta implodendo - ha dichiarato Pasquale Paniccia, segretario nazionale della Fit-Cisl -. Noi come organizzazioni sindacali stiamo facendo la nostra parte nell'ambito del rinnovo del contratto nazionale. Gli attori coinvolti devono svolgere il proprio ruolo, a partire dalle istituzioni".

"L'azienda ha illustrato la situazione e ha spiegato che sta valutando i danni subiti a causa di questi quindici giorni di blocco selvaggio delle attività. I volumi sono drasticamente calati mettendo a rischio l'occupazione dei lavoratori diretti: per questo dovremo salvaguardare al massimo tutti i livelli occupazionali", ha affermato Maurizio Diamante, coordinatore nazionale Fit-Cisl per la logistica.

Lunedì sera davanti ai cancelli dell'azienda si sono verificati alcuni scontri: tre i feriti, uno accoltellato di striscio, un altro investito da un’auto. "Gli scontri che si sono consumati davanti l'hub di Carpiano devono far riflettere circa il grado di tensione che sta montando tra i lavori della SDA Express Courier - ha dichiarato il deputato dem Emiliano Minnucci -.

Una situazione che, se non presa in tempo, rischia di sfuggire di mano con forti ripercussioni non solo per la società controllata da Poste Italiane ma anche, se non soprattutto, per l'ordine pubblico. Rinnovo al Governo e a Poste Italiane l'invito di scendere in campo con azioni preventive utili a salvaguardare i posti di lavoro e scongiurare nuovi episodi di violenza", ha concluso Minnucci.

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