"Sei solo una zozza comunista". La "prof" anti polizia ricoperta di insulti

Lavia Flavia Cassaro coperta di insulti sui social. Le foto della "prof" condivise migliaia di volte: "Sei solo una pazza"

"Sei solo una zozza comunista". La "prof" anti polizia ricoperta di insulti

I social sembrano voler ripagare con la stessa carta gli insulti rivolti da Lavinia Flavia Cassaro alle forze dell'ordine schierate a Torino. Dopo il video in cui la "prof" (in realtà fa la maestra), esponente dei centri sociali torninesi, viene ripresa mentre augura la morte agli agenti, sui social si sono scatenati gli "hater".

Occasione di sfogo sono state soprattutto le poche fotografie rese pubbliche su Facebook dalla 38enne insegnante nata in provincia di Enna. Gli utenti le hanno detto di tutto: "Zozza comunista", "esaltata", "pazza", "merda".

L'Adnkronos ha selezionato alcuni degli insulti rivolti alla "prof" più famosa d'Italia. Sotto una sua fotografia, quella in cui appare vestita in maschera, Lauro scrive: "Sta'Zozza Comunista è Colei che augura la Morte a Tutti i Poliziotti. ...! Sono certo che i Partitucci di Sinistra la Candideranno alla Prossima Legislatura!". Ancor più duro Fabrizio: "Merda di donna". E ancora Gabriele: "Se gli esponenti più "colti" del movimento anti-fascista in assenza di fascismo si comportano in questo modo, non voglio immaginare il livello del degrado nel quale si trovano".

Un'altra fotografia finita nel mirino è quella che contiene una bandiera No Tav. L'insegnante che ora rischia il licenziamento, infatti, è una manifestante abituale in tutte le battaglie antagoniste piemontesi. Soprattutto quando si parla di No Tav. "Questa foto - scrive Daniele - l’ho presa dal profilo della maestra che augura la morte a tutti i poliziotti... altro che Fascismo, il pericolo è che torni il terrorismo delle brigate rosse!!!!". Duro anche il commento di Donatella: "Questa è l'insegnante che urlava contro la polizia a Torino, visto che il poliziotto che ha detto "risorsa" è stato sospeso dal servizio ...

a questa "signora" cosa gli vogliamo fare?".

E sono solo alcuni esempi di come i social si siano scatenati contro la maestra finita nella bufera (e che è tornata già in piazza). Come se si trattasse di un "occhio per occhio, dente per dente" virtuale.

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