Cronache

Sequestrati dai libici due pescherecci italiani

Sequestrati dai libici due pescherecci di Mazara del Vallo. A bordo 14 uomini tra italiani e tunisini

Torna a salire la tensione con la Libia. Oggi sono stati sequestrati dai libici due pescherecci di Mazara del Vallo: è stato fatto uso delle armi e i colpi sono visibili sulle fiancate dei natanti. A bordo 14 uomini tra italiani e tunisini.

Il sindaco di Mazara Nicola Cristaldi ha spiegato che i due pescherecci di Mazara del Vallo sono stati fermati intorno alle ore 13 da una motovedetta libica in acque internazionali. Si tratta del "Daniela L" e del "Giulia PG". Il primo con matricola mv 330 con 195 tonnellate di stazza e l’altro di circa 190. Il peschereccio "Daniela L", di proprietà dell’armatore palermitano Cosimo Lo Nigro, era già stato sequestrato una prima volta il primo dicembre del 2010. Anche allora era stato condotto al porto di Bengasi ed era stato rilasciato dopo una settimana in seguito al pagamento di un’ammenda di 5 mila euro. Armatore del peschereccio "Giulia PG" è invece Domenico Asaro, che è anche il comandante del natante e si trova a bordo con il resto dell’equipaggio. Asaro, alla fine di febbraio 2010, quando era comandante del peschereccio "Luna Rossa", era riuscito a sfuggire ad un tentativo di cattura da parte dei libici che anche in quella circostanza avevano fatto uso delle armi, sparando raffiche di mitra. Sedici anni fa sempre i libici, hanno sequestrato a Domenico Asaro il peschereccio "Osiride" che fu condotto, con l’equipaggio, a Misurata. Asaro fu imprigionato per sei mesi nelle carceri libiche e non gli venne restituito il natante nonostante la società armatrice avesse pagato una ammenda di 26 milioni di lire.

"È stato fatto uso delle armi e questo è di gravità assoluta - ha spiegato Cristaldi - perché niente può giustificare azioni di tale portata. I segni dei colpi sono ben visibili sulle fiancate dei pescherecci". I natanti erano in acque internazionali anche se, come è noto, i libici ritengono quelle acque di loro pertinenza.

"Sui due natanti sono imbarcati 14 uomini fra Italiani e Tunisini - ha continuato il sindaco di Mazara del Vallo - in questo momento i due natanti sono in navigazione verso il porto di Bengasi".

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