Cronache

Tre ladri dell'Est lo massacrano: trovato in una pozza di sangue

Il proprietario di una pizzeria è stato trovato in una pozza di sangue dalla moglie fuori dalla loro attività per una rapina, colpevoli due uomini dell'est

Tre ladri dell'Est lo massacrano: trovato in una pozza di sangue

Poteva finire in tragedia la tentata rapina avvenuta ieri sera presso la pizzeria “Saporita 2” di Foggia in Via Taranto, quando la moglie ha trovato il marito riverso a terra sanguinante ha infatti pensato al peggio, ma fortunatamente il suo intervento è stato fondamentale per mettere in fuga i rapinatori e soccorrere in tempo il coniuge ferito.

Secondo la ricostruzione dei fatti narrata dal giornale online “Foggiatoday”, l'uomo uscito dal laboratorio della pizzeria è stato fermato da due uomini dall'accento dell'est che gli hanno chiesto l'ora, lui ha risposto subito senza esitare mai due hanno chiesto conferma dell'orario chiedendogli di far vedere loro il cellulare. A questo punto i due si sono scagliati contro il malcapitato con una violenza inaudita, strattonandolo per svuotargli le tasche e colpendolo con delle bottiglie di vetro, l'uomo si è accasciato a terra sanguinante ed i tre aggressori stavano per andarsene ma poi uno di loro ha deciso di tornare indietro per finire la rapina ed in quel momento fortunatamente è uscita la moglie che vedendo il marito riverso a terra in una pozza di sangue ha cominciato ad urlare fadcendo scappare gli aggressori.

"Io ero nel laboratorio, ho sentito un trambusto, ho chiesto aiuto e quando sono uscita ho visto mio marito a terra in una pozzanghera di sangue, uno di loro è tornato indietro per colpirlo pensando non ci fosse nessuno, a quel punto ho urlato ed è andato via" ci spiega la moglie, ancora turbata dal cruento episodio. "E stato bruttissimo, mio marito mi ha detto che più vedevano il sangue e più si accanivano su di lui, mi sarei potuta trovare da sola, non voglio pensare a quello che mi sarebbe potuto accadere".
L'uomo è stato urgentemente trasportato in pronto soccorso e medicato dagli infermieri del 118: "Ha due ferite profonde alla testa, gli hanno messo dei punti" precisa la moglie, che aggiunge: "Lavoriamo e ci sacrifichiamo dalla mattina alla sera, con le difficoltà di chi ha un'attività, in una strada buia e non di passaggio, lavoriamo per sopravvivere ma rischiamo di essere ammazzati. Spero cambi qualcosa"

Come ha detto la donna questa disavventura poteva davvero finire in tragedia per colpa di queste tre furie dell'est.

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