Cronache

Sfortunati? No Inadeguati e indifendibili

Come quegli apparecchi elettronici che si rompono il giorno dopo la fine della garanzia, allo (...)

(...) scadere del primo anno il governo grillino di Torino non ha più funzionato, inanellando una serie di sfighe, espressione di una classe dirigente inadeguata. E pensare che Chiara Appendino, donna giovane, borghese, di ottima famiglia e background, aveva goduto di un credito illimitato da parte dei giornali e dell'opinione pubblica locale che non vedevano l'ora di togliersi di torno il grigio Fassino. Dodici mesi dopo, indifendibile.

Dal 3 giugno in poi, dalla drammatica sera della finale di Champions League in cui in piazza San Carlo si è consumata la tragedia di un morto e centinaia di feriti per colpa di un'organizzazione a dir poco demenziale, l'escalation di cretinate, figure barbine, tentativi goffi di metterci una pezza, non si è più fermata.

Convinta che il problema fosse nella vendita degli alcolici, il sindaco chiude la movida. Ma i «ragazzi» dei centri sociali, che rappresentano buona parte del suo elettorato, non ci stanno. E il 20 giugno si scontrano con le forze dell'ordine in piazza Santa Giulia, trasformando in guerriglia una sera d'estate. Disgustosi.

Al ritorno dalle vacanze, il disastro assume proporzioni inimmaginabili: dove la tocchi, la giunta M5s suona male. Ottobre il più crudele dei mesi. Trasferito il vertice G7 a Venaria, per tre giorni la città è in mano a manifestanti dalle pessime intenzioni. Un biglietto da visita indecente, cui aggiungere le improvvide dichiarazioni del vicesindaco Montanari solidale con la teppaglia no global. Complimenti.

Il 16 ottobre al mercato del libero scambio il Barattolo, fortemente voluto da questi sostenitori del decentramento in periferia, un cittadino italiano viene accoltellato da un nigeriano. Il giorno dopo, Appendino e l'assessore Rolando sono indagati per falso ideologico in atto pubblico nell'ambito dell'inchiesta Westinghouse. In nome del garantismo non c'è da gridare allo scandalo, però è un ulteriore colpo a un'immagine già traballante.

In questi ultimi giorni, poi, sta succedendo davvero di tutto. Se la sfiga ci vede benissimo, eccola presentarsi puntuale venerdì 27 ottobre in zona San Paolo per l'annuale accensione delle Luci d'artista. C'è pure la diretta TG3 per premiare lo sforzo di portare la cultura in periferia: ma un relè non funziona, l'opera di Valerio Berruti resta spenta, tra le risate degli astanti e l'imbarazzo degli amministratori. Non basta, Paolo Giordana, capo gabinetto del sindaco, viene «beccato» al telefono mentre chiede a Ceresa, il presidente GTT, di togliere una multa a un suo amico che non aveva timbrato il biglietto. Una contravvenzione che se conciliata entro tre giorni fa 25 euro. L'ex Rasputin, la mente occulta di Appendino, evidentemente frequenta dei poveracci senza un soldo. Oppure a questo amico ci tiene proprio tanto. Oppure è squallido abuso di potere. Nel dubbio, ieri, ha avuto il buon gusto di dimettersi.

Senza contare - e qui non si scherza - la questione ambientale. A Torino non piove da mesi, l'aria è irrespirabile, le polveri sottili sette volte oltre la soglia consentita. Che fa la giunta? Ordina blocchi ai diesel, poi al primo refolo li revoca. E intanto qualcuno dichiara che è meglio non uscire di casa, non aprire porte e finestre. Il tragico venerdì 17 le ceneri che arrivano dagli incendi in val di Susa aggravano una situazione già allarmante. Eppure oggi si corre la Turin Marathon, con migliaia di partecipanti dai polmoni d'acciaio nelle strade di una città che anticipa i fantasmi di Blade Runner 2049.

Un caso, quello di Torino 2017, che andrà studiato dagli esperti. Come distruggere il lavoro di vent'anni in pochi mesi. Sotto la Mole ce l'hanno fatta.

Luca Beatrice

Commenti