Si finge un profugo così può vivere nel centro di accoglienza e usufruire di tutti i servizi, in realtà è un clandestino spacciatore.
A Trento sono stati intensificati i controlli antiterrorismo e, durante alcuni accertamenti, gli agenti hanno scoperto come gli stranieri beffano le istituzioni italiane. Fethi Saidi alloggia da diversi mesi in una struttura per profughi a Trento, ma lui è entrato sul territorio nazionale come clandestino. Nessuno si è mai accorto di nulla. Come mai? Il centro di accoglienza, tra l'altro, è per Saidi un escamotage che gli permette di sfruttare tutti i comfort che lo Stato mette a disposizione dei profughi.
Ma questo non è tutto. La struttura, per Saidi, è anche il luogo dove nascondere la droga da vendere agli altri profughi del centro e ai normali cittadini. Nel corso delle indagini, gli agenti hanno trovato sotto al letto dello straniero 57 grammi di eroina e tutto l'occorrente per confezionare le dosi. Sono stati sequestrati anche alcune centinaia di euro guadagnate con attività illecita. Tutto questo è sttao fatto, per mesi, senza che nessuno si accorgesse di niente.
Lo spacciatore è stato arrestato, anche se i dubbi restano: "Come è stato possibile che un clandestino alloggiasse in una struttura della provincia e beneficiasse di tutti i privilegi di cui godono i presunti profughi? E come faceva a spacciare in tutta tranquillità nella struttura?".
Maurizio Fugatti della Lega
Nord si è espresso sul fatto e chiede l'esplusione immedita di Saidi: "Manteniamo i clandestini mentre spacciano, siamo al paradosso, ma come è possibile ridursi in simili condizioni".
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