Cronache

Si rifiutano di lavorare a Pasquetta, il padrone li licenzia su WhatsApp

Scioperi e manifestazioni in piazza dopo alcuni licenziamenti di uno stabilimento tessile che proponeva orari di lavoro sfiancanti

Si rifiutano di lavorare a Pasquetta, il padrone li licenzia su WhatsApp

Alcuni operai pachistani di uno stabilimento tessile di Campi Bisenzio (Fi), gestito da titolari cinesi, sono stati licenziati con un messaggio su WhatsApp. In questi giorni sono scesi in piazza per manifestare contro l'ingiustizia subita in quanto avevano chiesto il diritto a un giorno di riposo a Pasquetta e il rispetto del contratto collettivo nazionale che regola orario lavorativo, ferie e salario, ma il proprietario non ha sentito ragioni e li ha allontanati.

I dipendenti, tutti pachistani, avevano trovato l'occupazione grazie a un passaparola tra amici. Sin dall'inizio si erano resi conto degli orari massacranti, ma nonostante ciò avevano continuato a lavorare per la ditta di pronto-moda, finché non hanno scoperto che, per diritto, spettavano loro le ferie e un orario lavorativo di 8 ore. "Se volete lavorare otto ore, trovate lavoro da un'altra parte", è stata la risposta del loro titolare dopo la richiesta, seguito dal licenziamento in tronco.

"Dopo anni in cui hanno lavorato 12 ore al giorno, senza un giorno di riposo, niente ferie, niente malattie pagate, niente diritti, il giorno di Pasquetta, festività nazionale, si sono rifiutati di lavorare e il loro padrone li ha licenziati tutti con un messaggio WhatsApp", hanno raccontato i sindacalisti dei Cobas di Firenze e Prato, che nei giorni scorsi si sono radunati in piazza per manifestare contro il licenziamento immotivato.

Oltre al danno la beffa

Gli operai sarebbero anche stati messi alla gogna, facendo girare in rete la foto dei cinque uomini licenziati per dissuadere gli altri titolari del distretto cinese affinché non li assumessero.

"Negazione tremenda dei più elementari diritti dei lavoratori", ha commentato Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia. Sostegno e vicinanza ai dipendenti da parte del sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, che ha commentato dicendo: "Volevo portare la nostra vicinanza reale e accompagneremo la rivendicazione dei vostri diritti anche in futuro. È inaccettabile e inumano che si licenzi con questo metodo".

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