Cronache

Il van spostato, l'audio, il "suicidio". Cosa non torna nel giallo di Focene

Regione Lazio e Ares hanno smentito la ricostruzione di Michael Douglas sui ritardi dell'arrivo dell'ambulanza per il soccorso della fidanzata, poi morta

Il van spostato, l'audio, l'istigazione al suicidio. Cosa non torna nel giallo di Focene

Cosa è successo davvero sulla spiaggia di Focene lo scorso 20 gennaio? È questa la domanda che si pongono gli inquirenti della procura di Civitavecchia che indagano sulla morte di Janna Gommelt, la 25enne tedesca colpita da un malore mentre si trovava in Italia insieme al suo fidanzato, il 34enne irlandese Michael Douglas, con il quale stava girando l'Europa a bordo di un furgoncino. La coppia si sarebbe dovuta imbarcare quella sera stessa per raggiungere Barcellona ma Janna è morta all'improvviso, senza che ancora si conoscano le cause.

Il fidanzato ha dichiarato a la Repubblica che i soccorsi hanno impiegato più di 40 minuti a raggiungere il luogo in cui lui si trovava con Janna, tanto che racconta di essere andato loro incontro quando non li vedeva arrivare e di averli poi trovati a 4 isolati di distanza. Inoltre, Douglas ha dichiarato di aver dovuto aspettare durante le telefonata con il 118 perché non si trovava nessuno che parlasse italiano.

Tutto questo è stato però smentito dalla Regione Lazio e dall'Ares, l'azienda regionale dell'emergenza sanitaria. Infatti, è stata resa pubblica la telefonata, avvenuta alle 15.41 e durata circa due minuti, della richiesta di intervento. Un colloquio in inglese durante il quale l'utente è stato geolocalizzato con le coordinate di latitudine e longitudine. "L'ambulanza è arrivata in 18 minuti", ha spiegato la direzione di Ares, aggiungendo anche che le equipe sanitarie non hanno trovato nessuno nel luogo dove l'uomo aveva riferito di trovarsi, in quanto aveva "deciso di spostarsi autonomamente". Il 118 ha dovuto quindi richiedere l'intervento dei carabinieri per l'individuazione del mezzo con la ragazza.

Sulle lungaggini denunciate da Michael Douglas, l'azienda sanitaria ha precisato che "il triage è stato particolarmente approfondito. Il personale di centrale ha dunque risposto alla chiamata dell'utente con l'interprete già in linea". I sanitari, comunque, dopo avere individuato il camper non hanno potuto fare altro che constatare la morte delle giovane. La salma è stata quindi trasferita nell'obitorio del Verano, a Roma, dove ancora si trova in attesa del trasferimento in Germania.

La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Per l'avvocato della famiglia di Janna Gommelt si tratta di una "fattispecie ipotizzata forse come atto dovuto per procedere alla autopsia". L'avvocato Piccioni, inoltre, ci ha tenuto a specificare di non essere il legale rappresentante di Michael Douglas: "Sono stato nominato per assisterli in tutta l'attività legata all'autopsia e alla restituzione della salma.

Non so nulla delle interlocuzioni che Douglas ha avuto con il 118".

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