Sicilia, naufragio di aprile: la Marina avvia recupero corpi
29 Giugno 2015 - 17:47Più di 700 i cadaveri adagiati a circa 370 metri di profondità rimasti senza un nome né un volto

Sono state avviate nello Stretto di Sicilia le operazioni di recupero dei corpi dal peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015. Sono circa 700 i cadaveri adagiati a circa 370 metri di profondità senza un nome né un volto.
A renderlo noto è la Marina Militare. Per l'operazione, lunga e difficoltosa, saranno utilizzati il cacciamine Gaeta, una unità navale da ricerca costiera, nave Leonardo, e la nave Gorgona come unità di supporto, oltre a un team del Gruppo operativo subacquei di Comsubin.
Fu la stessa Marina a localizzare il peschereccio affondato, su incarico della procura di Catania, che indaga sul peggiore naufragio avvenuto nel Mediterraneo dal dopoguerra.
Il relitto, lungo 21 metri e largo otto metri, fu ritrovato a circa 85 miglia a nord est delle coste libiche.