
Nessuna frenata, nessuna erosione fisiologica del consenso, nessuna brusca interruzione della luna di miele con l'elettorato. A tre anni dall'inizio della legislatura, il centrodestra italiano conferma il suo ottimo stato di forma. I sondaggi confermano una tendenza ormai stabile: rispetto al 2022, le forze di governo registrano un aumento di fiducia nell'opinione pubblica, con Fratelli d'Italia che consolida la propria posizione di primo partito del Paese.
La leadership di Giorgia Meloni, inoltre, si conferma salda, con livelli di gradimento ben superiori a quelli degli altri leader politici.
L'ultimo segnale arriva dal sondaggio realizzato da YouTrend per Skytg24. Nel dettaglio, Fratelli d'Italia risulta stabile al 28,5% rispetto al mese di luglio, confermandosi primo partito, il Partito Democratico è al 21,1% (-1,0%), il Movimento Cinque Stelle ottiene il 13,5% (+0,1%) la Lega conferma l'8,3% di luglio, con Forza Italia in lieve calo (8,0%, -0,4%). Nel campo largo continua la crescita estiva di Azione (4,8%, +0,7%) e AVS (7,5%, +0,6%).
Sul fronte della fiducia nei leader. Giorgia Meloni è stabile al 33%, al 28% Giuseppe Conte (+1%) e Antonio Tajani (+2%); segue Elly Schlein al 26% (+2%). Poi Matteo Salvini al 23% (+1%), Nicola Fratoianni 19% (-1%), Angelo Bonelli al 16% (-2%). Infine, Carlo Calenda ancora al 16% e Matteo Renzi al 12% (+2%).
Elevatissima la fiducia nel capo dello Stato: 64% per Sergio Mattarella. Per quanto riguarda "l'effetto Regionali", per gli italiani l'esito del voto non produrrà un impatto sul governo nazionale. Il campione interpellato si aspetta che le conseguenze sul governo saranno limitate: solo il 27%, infatti, crede che l'esecutivo ne uscirà rafforzato o indebolito (a seconda dell'esito), mentre il 52% afferma che non verrà minata la sua stabilità.
Curioso che questa convinzione venga condivisa dal 49% degli elettori centrodestra e dal 49% di quelli del "campo largo", smontando così gli sforzi di chi sta cercando di caricare di significati nazionali le prossime consultazioni.
La prospettiva condivisa, insomma, è che si andrà a votare per le Politiche soltanto alla naturale scadenza della legislatura, nel 2027. Un dato che rafforza ulteriormente l'immagine di solidità dell'attuale maggioranza.
Sul fronte economico, arriva un segnale rilevante dal mondo produttivo. Come ricorda il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti il Forum di Cernobbio ha evidenziato un dato emblematico: "Secondo un sondaggio condotto da Confindustria, l'80% degli imprenditori italiani ritiene che il governo stia lavorando bene per sostenere la crescita, incentivare gli investimenti e garantire stabilità economica. Alle parole, parole, parole dei sinistri fa da contraltare la realtà dei fatti: il governo Meloni, sia per la sua stabilità, sia perché impegnato nel fare, piace molto di più dell'opposizione disfattista".
Un indice di fiducia che non si registrava da anni e che segnala un rapporto positivo tra l'esecutivo e chi crea lavoro e sviluppo nel Paese.
In sintesi, a tre anni dal voto del 2022, il centrodestra non solo è riuscito a mantenere la rotta, ma ha anche consolidato un consenso ampio e trasversale, confermando la centralità di Giorgia Meloni nel panorama politico italiano. Numeri che rappresentano il miglior viatico possibile in vista della volata finale e dei due anni finali di legislatura.