"I rom paghino luce e gas. Ora i nomadi vogliono denunciare il sindaco

Il primo cittadino di Vicenza: "Basta bollette pagate ai nomadi". E i rom: "È interruzione di pubblico servizio, molti non riescono a pagare". E pensano di andare in procura

"I rom paghino luce e gas. Ora i nomadi vogliono denunciare il sindaco

Non si placano le polemiche tra il comune di Vicenza e i nomadi del campo di via Cricoli, a cui l'amministrazione cittadina ha deciso di sospendere, dopo anni, l'erogazione gratuita di luce, gas ed acqua.

Diverse famiglie, finora allacciate al contatore unico intestato al comune, si vedranno staccare luce, gas e acqua dal pomeriggio di oggi. Una decisione, quella adottata dall'amministrazione comunale di centrosinistra, giunta dopo che l'anno scorso il campo nomadi era stato riqualificato con l'utilizzo dei fondi ministeriali.

Loro, però, i nomadi, non ci stanno: come riferisce il Gazzettino, le famiglie di rom e sinti sarebbero intenzionate a rivolgersi alla procura per denunciare il comune per interruzione di pubblico servizio. Senza luce e gas rischiano di rimanere al freddo e al buio circa novanta persona, tra cui diversi minori.

Da un lato l'amministrazione, inflessibile nella propria decisione; dall'altra i nomadi che, tramite il presidente dell'associazione Sinti Davide Casadio, chiedono di evitare la chiusura dei contatori per non mettere in grave difficoltà le famiglie con maggiori problemi economici.

Tra l'altro, non saranno ammesse nemmeno le tariffe forfettarie. "Gli interessati sono stati mal consigliati - chiosa il sindaco Achille Variati - Pensavano che non sarebbe cambiato nulla. I servizi sociali del Comune seguiranno comunque le utenze più fragili".

Nel frattempo il clima di insofferenza nei confronti di rom e sinti rimane altissimo in tutto il nordest. Nei giorni scorsi a Padova due bottiglie molotov erano state lanciate contro altrettanti insediamenti di nomadi.

Oggi a Vicenza per le strade è comparso un volantino choc con un messaggio minatorio: "Abbiamo visto zingari girare per le strade e guardare dentro le finestre per rubare in casa. Sparate a vista che poi arriviamo". Testimonianze concrete di un clima di tensione che ha raggiunto ormai livelli preoccupanti.

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