S'inventa lo stupro per restare in Italia ma rischia l'espulsione

Una 37enne marocchina, residente a Vicenza, denunciò il marito accusandolo di averla stuprata ma in tribunale si scopre la verità: si era inventata tutto per mantenere il permesso di soggiorno

S'inventa lo stupro per restare in Italia ma rischia l'espulsione

Fingeva di essere stata violentata per evitare l'espulsione. Una 37enne marocchina, residente a Vicenza, denunciò il marito accusandolo di aver commesso uno stupro e di essere il responsabile della perdita del figlio che aveva in grembo, a causa delle botte ricevuto sull'addome.

Ieri, in tribunale è emersa la verità: i due si erano sposati per consentire a lei di ottenere il permesso di soggiorno ma non erano mai stati una coppia e il figlio non era suo. La donna, come riporta il Giornale di Vicenza, voleva soltanto andarsene di casa per poter convivere con il fidanzato temeva di perdere il permesso.

Il pubblico ministero Barbara De Munari aveva chiesto per l’uomo 2 anni di carcere per le accuse di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia, ma ieri lè stato assolto e, ora, la 37enne marocchina rischia un processo per falsa testimonianza e il mancato rinnovo del permesso di soggiorno, con la conseguenza di essere espulsa dall’Italia.

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