Cronache

Cassaforte devastata. Furto choc in casa di Massimo Ciavarro

La casa dell'attore è stata svaligiata nel cuore della notte mentre Ciavarro era lontano da Roma in vacanza. Trafugati oggetti di valore e smurata la cassaforte

Cassaforte devastata. Furto choc in casa di Massimo Ciavarro

Hanno agito indisturbati, sfruttando il periodo delle vacanze, i ladri che hanno preso d'assalto l'appartamento di Massimo Ciavarro in pieno centro a Roma. La banda di malviventi ha colpito nel cuore della notte, approfittando dell'assenza da casa dell'attore - in vacanza con la famiglia - e hanno messo a segno un colpo importante. Dall'abitazione sono stati trafugati oggetti preziosi, il cui valore sarà stimato nei prossimi giorni grazie all'aiuto dell'artista, rientrato con urgenza nella capitale.

La dinamica del furto è al vaglio delle autorità competenti, che sono giunte in Corso Francia, dove si trova l'abitazione di Massimo Ciavarro, avvertiti dal domestico dell'attore. L'allarme installato all'interno dalla casa non si è attivato, ma non è chiaro se sia stato manomesso dai ladri o se il dispositivo non abbia funzionato. Come riporta Il Messaggero, un secondo dispositivo di allarme avrebbe invece funzionato, avvisando il domestico di Ciavarro che, intorno alle 4 di notte, si è recato nell'abitazione per verificare e ha trovato la casa svaligiata.

Secondo una prima ricostruzione fatta dai poliziotti del XV Distretto Ponte Milvio, intervenuti sul posto subito dopo la razzia, i malviventi si sarebbero introdotti nell'abitazione forzando una porta finestra. Possibile che i ladri, professionisti esperti, abbiano compiuto un sopralluogo prima di mettere a segno il furto. Oltre all'assenza di Massimo Ciavarro, infatti, la banda ha approfittato dell'assenza di altri proprietari lontani dall'edificio a causa delle vacanze estive. In questo modo i malviventi hanno potuto agire sostanzialmente indisturbati, mettendo a soqquadro l'appartamento e smurando addirittura la cassaforte nascosta in una delle stanze.

A colpire maggiormente è quest'ultimo particolare. I ladri non si sono preoccupati del rumore fatto per smurare la cassaforte. Erano consapevoli dei propri movimenti e sicuri che nessuno sarebbe intervenuto nel lasso di tempo impiegato per mettere a segno il colpo. Dopo averlo scardinato, la banda ha portato via il forziere ancora chiuso per poter prelevare il bottino lontano dal luogo della razzia. Sulla dinamica del furto sta indagando il commissariato di Ponte Milvio, che subito dopo il colpo ha contattato Massimo Ciavarro rientrato con urgenza nella capitale. Per risalire agli autori del furto potrebbero risultare fondamentali le riprese effettuate durante la notte dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Per quanto riguarda invece il bottino del colpo, sarà l'attore, insieme agli inquirenti, a chiarire come la banda possa essersi introdotta senza fatica nell'abitazione, riuscendo così a trafugare oggetti e preziosi.

Sull'entità del furto c'è ancora il massimo riserbo, ma si parla di un bottino importante tra oggetti di valore e forse anche contanti.

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