"Soldi da un parente": scatta la truffa via email

L'ultima frontiera della truffa sul web: le mail in cui si prospetta una eredità da riscuotere. Ecco cosa fare per evitare di cadere nella trappola

"Soldi da un parente": scatta la truffa via email

Quante volte abbiamo immaginato di ereditare una cospicua somma di danaro da un parente sconosciuto? Tante, forse troppe. Al punto che, quando riceviamo una email con la segnalazione di un "bonifico imminente" in nostro favore, finiamo (quasi) per crederci. Ma attenzione: si tratta di una truffa. E nella stragrande maggioranza dei casi, il misterioso mittente - una sorta di "zio d'America" 2.0 - non è che un ciarlatano interessato ad acquisire le nostre informazioni personali e i dati finanziari.

Occhio al "phishing"

"Soldi da un parente lontano". Ma anche "sei il fortunato vincitore di una TV del valore di 10mila euro" oppure "ti chiediamo di ultimare la registrazione sul nostro portale per poter avere accesso al credito". A chi non è capitato di ricevere una mail del genere? Per certo, almeno una volta da quando avete aperto una casella di posta elettronica, vi sarete imbattuti in "offerte imperdibili" e vincite inaspettate. Ovviamente non c'è nulla di vero in quei messaggi e, a meno di accertati legami di parentela con un ricco magnate straniero, è altamente improbabile che un avvocato dall'altra parte del globo vi contatti per riscuotere una eredità. Eppure, come ben ricorda un articolo de La Nazione a firma di Giovanni Spano, il phishing (letteralmente "pescare" dall'inglese) è l'ultima frontiera della truffa sul web. Il "magnanimo" mittente altri non è un malintenzionato interessato al vostro conto in banca. E state pur certi che provvederà a svuotarlo per bene anziché rimpolparlo con un bonifico generoso. Quindi, occhio a non cadere nella trappola.

Un esempio di email truffaldina

Il modus operandi del truffaldino è sempre lo stesso così come la narrazione della "fortunata" circostanza che vi coinvolge: c'è uno zio defunto con dei "fondi da riscuotere urgentemente" e un "errore" di omonimia. E, guarda caso, voi siete i "parenti prossimi" della povera vittima. Più o meno, il testo della email recita così: "Mi chiamo avvocato M.K, sono un avvocato e avvocato principale che lavora in tutte le aree della giurisdizione del tribunale di famiglia. - scrive il sedicente intermediario -Ho perso il mio cliente con la sua famiglia e ha lasciato un’enorme somma di denaro alla sua banca, ho ricevuto un mandato dalla sua banca per fornire i suoi parenti più prossimi prima che i suoi fondi venissero confiscati...Ti ho contattato in questa faccenda perché avevi lo stesso cognome con il mio defunto cliente.

Anche lui è originario del tuo paese e non c’è un erede registrato nei suoi file di conto con la banca, per favore rispondi urgentemente per permettermi di darti tutte le informazioni necessarie per la tua migliore comprensione se sei interessato".

Come non cadere nella trappola

Per evitare di cadere nella trappola del phishing via email ci sono alcuni accorgimenti che consentono di accertare o meno la veridicità della comunicazione ricevuta. Ecco quali sono:

  • Controllate l'url: se scorrendo col mouse sopra l'indirizzo del mittente il link cambia, per certo c'è qualcosa che non torna. E' importante che link rimanga identico anche dopo il passaggio del cursore;
  • Verificate il link: se cliccando su un eventuale link contenuto nel testo del messaggio sarete reindirizzati in una pagina senza né capo né coda, non seguitate con innumerovoli tentativi di accesso: è una bufala;
  • Leggete attentamente il testo: questo tipo di email pullulano di "orrori" grammaticali. Nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di testi mal tradotti da una lingua straniera;
  • Accertate la veridicità del messaggio: Se siete certi di non essere imparentati con un ricco magnate straniero o di aver pertecipato a concorsi in tempi recenti, non avete motivo di ritenere attendibile la comunicazione. A volte, basta solo un po'di intuito per sgamare un raggiro.
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