"Sono malati di Aids". E lo stabilimento chiude i cancelli

Succede a Bari, dove 13 persone ospiti di una casa di cura per malati di Hiv sono state respinte da uno stabilimento balneare per la loro malattia

"Sono malati di Aids". E lo stabilimento chiude i cancelli

“In questo contesto di grande disumanità, in cui si confezionano leggi che certificano il disprezzo assoluto per la vita umana, registriamo anche, con sgomento e incredulità, che una struttura ricettiva di un paese dell'interland barese si sia rifiutata di accogliere i nostri ammalati”. Inizia così il post di denuncia pubblicato su Facebook dalla Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano, una onlus di Bitonto, nel barese, che si occupa di assistere i pazienti affetti dal virus Hiv.

A chiudere le porte a 13 dei 20 ospiti della casa alloggio Raggio di Sole, gestita dalla stessa fondazione, è stato uno stabilimento del capoluogo pugliese. Alla base della decisione, secondo il direttore della fondazione, Giovanni Vacca, sentito da Repubblica, ci sarebbe il “pregiudizio” verso la malattia.

Ma i pazienti, spiega la psicologa della struttura allo stesso quotidiano, non possono trasmetterla grazie alle cure alle quali sono sottoposti. E anche se così non fosse, l'Aids non può essere veicolato con un semplice tuffo in piscina o al mare. Una spiegazione che evidentemente non ha convinto i proprietari del lido che hanno staccato i telefoni e lasciato cadere nel vuoto decine di chiamate.

Gli ospiti dell’alloggio hanno trovato una sistemazione per passare le vacanze.

“Per una struttura che ci chiude le porte ce n'è un'altra che le ha aperte”, annunciano sui social i responsabili della fondazione. “C'è ancora di che sperare”, è il commento, anche se rimane il dispiacere per un gesto carico di “ignoranza e disumanità”.

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