Uno stupro come opera d'arte. L'artista australiana Sophia Hewson ha invitato uno sconosciuto nel suo appartamento a New York e si è fatta "violentare" davanti a una telecamera. Il titolo del video è Are you ok Bob?.
L'artista 31enne, che si definisce femminista militante, ha sceneggiato lo stupro simulato con un fine ben preciso: "smantellare il potere degli uomini" e il patriarcato. Il video verrà proiettato alla MARS Gallery di Melbourne fino al 2 giugno. Il video e le immagini hanno fatto in poche ore il giro del web. C'è chi ha riconosciuto nell'opera un valore sociale chiaro che punta il dito contro chi usa la violenza sulle donne.
Ma in tanti in quelle immagini hanno riscontrato una provocazione ben più forte che di fatto ignora le vere vittime degli stupri riducendo a un gioco e ad una finzione ciò che per tante donne è un dramma che le accompagnerà per tutta la vita.
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