Cronache

Migrante travolta in autostrada Autista indagato per omicidio

È stata travolta e uccisa da un tir spagnolo. Stava cercando di raggiungere la Francia camminando lungo l'Autostrada dei Fiori. L'autista indagato per omicidio colposo

Migrante travolta in autostrada Autista indagato per omicidio

Ventimiglia - Era eritrea ma di religione cristiana e i suoi funerali potrebbero essere celebrati in Italia: Milet Tesfamariam, la ragazzina di 17 anni non ancora compiuti, che intorno alle 18.30 di ieri è stata travolta e uccisa da un autoarticolato spagnolo, mentre cercava di raggiungere la Francia, percorrendo a piedi l'Autostrada dei Fiori assieme a due fratelli e tre sorelle.

Giunta giovedì sera a Ventimiglia, assieme alla famiglia, aveva trascorso una notte nella chiesa di Sant'Antonio, alle Gianchette, per incamminarsi verso l'Autofiori, ieri mattina, appena terminata la colazione. Con i suoi fratelli, e pare qualche amico, aveva già percorso sei chilometri e la "salvezza" era ormai alle porte, si poteva quasi toccare con mano. Mancavano davvero pochi chilometri al cartello "Francia". Per chissà quale motivo, però, una volta in galleria, la comitiva decide improvvisamente di spostarsi dalla parte opposta della carreggiata, molto probabilmente ignorando il fatto di trovarsi in autostrada. Attraversano i fratelli, le sorelle ed anche un loro amico. Milet è l'ultima del gruppo. Forse un attimo di titubanza, alla vista del tir che sopraggiungeva spedito, le si è rivelato fatale. Il camionista che ora è indagato per omicidio colposo, ha tentato l'impossibile per evitare l'ostacolo, ma alla fine non c'è stato nulla da fare. Milet è morta sul colpo.

Oggi per la famiglia della giovane vittima è il giorno del dolore. Don Rito Alvarez, parroco delle Gianchette, che la scorsa notte li ha accolti in parrocchia, di ritorno dal commissariato, ha dato loro un "rosario", cercando di confortarli. Un'impresa difficile, però, visto che nessuno di loro parla italiano, neppure l'inglese o il francese.

Visto l'alto numero di migranti del Corno d'Africa ospiti della chiesa delle Gianchette, non molto tempo fa lo stesso parroco aveva lanciato un appello per reperire mediatori culturali che parlino "tigrino" la lingua dell'Eritrea.

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