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Stato di emergenza e Green pass: cosa accadrà nelle prossime settimane

Molto probabilmente lo stato di emergenza non verrà prorogato oltre la sua data di scadenza del 31 marzo

Stato di emergenza e Green pass: cosa accadrà nelle prossime settimane

Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, intervenendo alla trasmissione Agorà in onda su Rai 3, ha spiegato che probabilmente, dati alla mano, lo stato di emergenza non verrà rinnovato oltre la scadenza del 31 marzo 2022. "Da un lato, i dati ogni giorno ci dicono che c'è un calo dei contagi, dei ricoveri e di tutti gli indicatori; dall'altro, le vaccinazioni stanno proseguendo, quindi è ragionevole pensare che lo stato d'emergenza non verrà rinnovato", ha sottolineato Costa che ha anche precisato che al momento sono 48 milioni gli italiani che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid e che sono 35 milioni quelli a cui è stata inoculata la dose booster. A fronte di questi numeri restano quindi circa 12 milioni di cittadini che devono ancora ricevere la terza dose. Il sottosegretario ha poi calcolato che, se verrà mantenuto il ritmo attuale di vaccinazioni, entro un mese verrà completata per tutti, e da marzo si potrà prevedere un rallentamento del certificato verde per esempio nei luoghi all'aperto.

Cosa succederà al Green pass

Un segno di ritorno alla normalità si vedrà già da domani, venerdì 11 febbraio, quando cadrà l’obbligo di indossare le mascherine all'aperto in tutta Italia. Costa ha tenuto a dire che il Green pass sarà attenuato, sempre però in modo graduale. Così come precedentemente il governo ha introdotto una serie di misure restrittive, nella stessa maniera queste verranno via via allentate. Altro passo verso la normalità quello che vuole che da oggi non venga rinnovata l'ordinanza che prevedeva la chiusura delle discoteche, che quindi da domani potranno riaprire per far ballare in pista le persone. Anche all’interno degli stadi vi è stato un incremento della capienza al 75%, che secondo il sottosegretario potrà arrivare al 100%. La speranza è che il campionato di calcio termini con gli stadi pieni.

Anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha parlato del Green pass e, intervistato da Il Messaggero, ha detto di non vedere il motivo per cui a giugno si dovrebbe ancora utilizzare il certificato verde. Il ministro ha quindi invitato il governo a seguire l’esempio della vicina Francia che già dal mese di aprile potrebbe decidere di revocare la certificazione. Garavaglia ha fatto notare che ormai"il Covid è ai titoli di coda, la situazione sta tornando sotto controllo, la curva dei contagi è in rapida discesa e a breve potremo togliere le restrizioni che ostacolano la ripartenza del settore dell'accoglienza". Sarebbero anche pronti nuovi aiuti agli operatori turistici. Garavaglia ha ricordato che per gli alberghi è già stato fatto molto, per esempio con il credito di imposta sulle locazioni, ma non è al momento escluso che ci sarà anche uno sconto sull’Imu.

La data del 31 marzo

Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), ha spiegato all’Adnkronos Salute, commentando le scelte di diversi paesi europei di allentare da subito le misure legate al certificato verde vaccinale, che si è trattato di uno stimolo alla vaccinazione, e che questo era proprio il suo compito principale. Con i dati che abbiamo oggi riguardanti le vaccinazioni, numeri molto alti, il Green pass secondo il professore ha abbastanza completato il suo ruolo.

Il medico non crede infatti che a questo punto i no-vax rimasti decidano di vaccinarsi nei prossimi mesi. Per Andreoni il certificato verde potrebbe venire tolto il 31 marzo, in coincidenza con la fine dello stato di emergenza.

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