Cronache

Stop ai seni rifatti per le minorenni

A partire da oggi è entrata in vigore la legge che vieta gli interventi di plastica mammaria per soli fini estetici alle ragazze sotto i 18 anni

Stop ai seni rifatti per le minorenni

Avete meno di 18 anni e volete rifarvi il seno? Spiacenti, vi toccherà aspettare ancora qualche anno. A partire da oggi, infatti, è entrata in vigore la legge che vieta gli interventi di plastica mammaria per soli fini estetici alle minorenni. Gli operatori sanitari che decideranno comunque di accontentare le giovani fan di chirurgia estetica andranno incontro ad una multa di 20 mila euro e alla sospensione dalla professione per tre mesi. Il divieto non si applica ovviamente quando l’intervento è legato a gravi malformazioni congenite. In questo caso, sarà comunque necessario avere una certificazione di un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o rivolgersi ad una struttura sanitaria pubblica. Stop anche ai chirurghi fai da te. Potranno applicare le protesi mammarie solo operatori sanitari in possesso dei seguenti titoli: specializzazione in chirurgia plastica, specializzazione in chirurgia generale, ginecologia e ostetricia, chirurgia toracica o coloro che abbiano svolto attività chirurgica equipollente nei precedenti cinque anni.

Inoltre, la legge nell'ambito della chirurgia plastica istituisce il registro nazionale e i registri regionali degli impianti protesici mammari effettuati in Italia, sia ricostruttiva che estetica. I registri raccolgono i dati relativi agli impianti protesici, con particolare riguardo alle informazioni concernenti la tipologia e durata degli impianti, il materiale di riempimento utilizzato e l’ etichettatura del prodotto, gli effetti collaterali ad essi connessi nonché l'incidenza dei tumori mammari e delle malattie autoimmuni.

“La legge che vieta gli interventi a soli fini esteticisui minorenni – ha commentato il segretario generale di Unione Nazionale Consumatori (Unc), Massimiliano Dona - e tutela il diritto all’informazione di pazienti costituisce una tappa decisiva per mettere ordine nel quadro della chirurgia estetica in Italia. Ogni anno circa mille ragazze, anche giovanissime, si sottopongono ad interventi di chirurgia plastica, in particolare ad operazioni di mastoplastica additiva, con l’intenzione di perseguire gli standard di bellezza trasmessi dal mondo della pubblicità.

Non sempre le pazienti vengono correttamente informate sui possibili rischi, specialmente per quel che riguarda aspetti come la durata delle protesi, l’allattamento al seno e lo screening del tumore”.

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