La storia del primo corazziere nero, dall'adozione in Brasile al Quirinale

Nato 27 anni fa in Brasile, fu adottato da una famiglia siciliana. In Trinacria ha studiato fino a realizzare il proprio sogno: diventare un corazziere

La storia del primo corazziere nero, dall'adozione in Brasile al Quirinale

È una storia tutta da leggere, quella di N.T, ventisettenne assurto agli onori delle cronache per essere il primo corazziere di colore della storia della Repubblica italiana.

Nato in Brasile ormai più di un quarto di secolo fa, venne adottato da una coppia siciliana quando aveva un anno. Con lui arrivò in Italia anche la sorella, di poco maggiore in età.

In Trinacria N.T. è cresciuto, ha frequentato le scuole, ha conseguito la maturità scientifica e ottenuto la cittadinanza italiana. Ma sopratutto ha coltivato il sogno di entrare a far parte del reggimento Corazzieri, la guardia d'onore della Presidenza della Repubblica. Per questo, forte del un metro e 96 centimetri di altezza, ha sostenuto il concorso per entrare nell'Arma dei carabinieri, di cui i Corazzieri fanno parte.

Quindi il corso di addestramento, le selezioni fisiche e attitudinali, la specializzazione e il perfezionamento.

Due anni di duro lavoro nel reparto, fino ad arrivare ad essere selezionato per il picchetto d'onore, la formazione scelta dei corazzieri che prestano servizio in occasione degli appuntamenti più importanti del Presidente. Come la visita di Papa Francesco al Quirinale di pochi giorni fa, in occasione della quale il mondo ha potuto finalmente conoscere il primo corazziere italiano di colore.

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