Cronache

Strage Puglia, il capostazione di Andria: "Mio errore per automatismo"

Il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, ha ammesso davanti ai pm di aver fatto partire per errore il treno diretto verso Corato. L'errore, scaturito dal fatto che c'erano due treni fermi in stazione, sarebbe dipeso da un "automatismo"

Strage Puglia, il capostazione di Andria: "Mio errore per automatismo"

"Non ho modificato l’orario sul registro, quella grafia non è mia", dice il capostazione di Andria, Vito Piccarreta , davanti ai pm della procura di Trani che indagano sulla strage del 12 luglio, costata la vita a 23 persone dopo lo scontro frontale tra due treni. L'uomo non ha dubbi nel disconoscere la correzione a penna riportata sui registri di viaggio della stazione di Andria riguardo alla partenza del treno, l’ET1021, avvenuta alle 10.59.

Piccarreta avrebbe avvisato il collega di Corato, Alessio Porcelli, che alle 10.59 partiva il treno diretto dal capoluogo della Bat (Barletta, Andria, Trani) verso la cittadina del Barese. L’annotazione a penna con correzione è ritenuta sospetta e fa pensare che la partenza effettiva del convoglio sia avvenuta dopo le 11 e poi sia stata modificata. Ma Piccarreta ha prontamente smentito che possa essere sua.

Il capostazione ha inoltre ammesso di aver fatto partire per errore il treno ET1021 (diretto verso Corato) che si è poi scontrato con il treno ET1016. Alcune fonti investigative spiegano che l'uomo avrebbe agito in base ad una sorta di automatismo scaturito dal fatto di avere due treni fermi in stazione. Lui avrebbe alzato la paletta facendo partire tutti e due i convogli, il primo verso Corato, l'altro verso Barletta. Poco dopo la strage.

La partenza del treno, però, non sarebbe stata determinata solo dal via libera del capostazione di Andria, ma anche dall’azione di altre persone, così come previsto dal regolamento ferroviario. È quanto sarebbe emerso dall’interrogatorio di Piccarreta, durato sei ore. Al vaglio degli inquirenti ci sono anche i tabulati delle telefonate intercorse tra le due stazioni, dal momento che il via libera alla partenza dei treni sulla linea Bari Nord avviene ancora tramite il cosiddetto "consenso telefonico". L’uomo è indagato, con altre cinque persone, per omicidio colposo plurimo, lesioni personali colpose e disastro ferroviario. Oggi è stato interrogato anche Alessio Porcelli.

Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Massimo Chiusolo, l'uomo non sarebbe stato informato da Andria dell’avvenuta partenza dell’ET1021 e avrebbe perciò dato il via libera all’ET1016.

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