Lo Stato italiano dovrà risarcire con centomila euro la madre di Rossana Jane Wade, una ragazza di 19 anni uccisa dal fidanzato nel 1991, a Fiorenzuola (Piacenza).
Oggi, con una sentenza del giudice civile di Bologna, Alessandra Arceri, l'Italia viene condannata per inadempimento a una direttiva europea, che prevede l’indennizzo dello Stato in caso di reati violenti dolosi quando non sia possibile conseguirlo dal reo. A dover staccare l'assegno saranno il ministero della Giustizia e la presidenza del Consiglio. La madre era assistita dall’avvocato Claudio Defilippi.
Uccisa e gettata in un casello ferroviario
Rossana, che lavorava in un bar, fu strangolata e gettata in un casello ferroviario abbandonato.
Per l'omicidio il fidanzato, Alex Maggiolini, fu condannato a quindici anni e otto mesi, sentenza definitiva dal 1995. La sentenza penale prevedeva anche il risarcimento alle parti civili, ma la madre non ha mai avuto quei soldi, dal momento che il condannato è nullatenente.
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