Una straniera è stata arrestata per aver malmenato una minorenne al solo fine di impossessarsi del suo costoso smartphone. L’autrice della rapina è stata però individuata e arrestata dagli uomini della Polizia grazie all’identikit fornito dalla giovane vittima. Il grave episodio di cronaca è avvenuto a Cosenza.
La ragazzina vittima del reato ha avuto tanta paura ed avrebbe riportato anche graffi a seguito dell’aggressione e della rovinosa caduta.
Secondo la ricostruzione del fattaccio, effettuata dagli inquirenti sulla scorta delle testimonianze e degli indizi raccolti, dopo aver avvicinato la minorenne mentre passeggiava in un luogo pubblico, utilizzando il telefono cellulare, la donna straniera non avrebbe esitato ad aggredirla fisicamente per poi scaraventarla per terra. Un’azione consumata a scopo di rapina, visto che la malvivente ha afferrato lo smartphone della ragazzina ed è subito fuggita via, come raccontato dalla vittima alle forze dell’ordine e come notato da alcuni passanti.
Scossa per quanto accaduto, l’adolescente rapinata ha chiesto aiuto ad alcuni residenti e, quindi, agli uomini della Polizia di Stato, contattati nella immediatezza dei fatti. Alla scena avrebbero assistito altre persone.
La giovane vittima ha raccontato i dettagli dell'aggressione all’operatore di polizia che ha risposto al centralino del “113”, fornendo anche una precisa descrizione della straniera e la zona verso la quale era fuggita via con l’intento di far perdere le proprie tracce e restare impunita. Ciò ha consentito agli agenti di pattuglia di avviare precise ricerche della malvivente sospettata della rapina. Quest’ultima veniva infatti intercettata dopo poco tempo sul centralissimo Viale Parco di Cosenza da due agenti della Squadra Volante e bloccata, sia per essere identificarla con esattezza tramite documenti di riconoscimento e sia per recuperare il telefonino sottratto con la violenza alla ragazzina.
La perquisizione personale consentiva infatti di rinvenire la refurtiva, abilmente occultata dalla
malvivente nei propri indumenti. Lo smartphone è stato subito consegnato alla proprietaria. Per i reati ipotizzati e contestati in flagranza, la straniera è stata tratta in arresto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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