Cronache

La stretta sul Capodanno: quali sono le regole

Da giovedì entrerà in vigore il decreto festività: a Capodanno nessuna festa in piazza, discoteche chiuse, controlli rafforzati sulle strade

La stretta sul Capodanno: quali sono le regole

Andrà comunque molto meglio. L'anno scorso, la notte di Capodanno, l'abbiamo trascorsa in lockdown. Quest'anno, invece, saremo liberi di muoverci anche se senza fare grossi festeggiamenti. A causa dell'avanzata della variante Omicron sono, infatti, stati vietati sia i party privati sia le feste nei luoghi pubblici.

Le regole su discoteche e all'aperto

Per evitare assembramenti e una risalita di casi nei primi giorni del 2022, saranno vietate le feste in piazza e le discoteche rimarranno chiuse dal 30 dicembre fino al 31 gennaio. È quanto prevede il nuovo "Decreto festività" che vieta ovviamente anche concerti, veglioni e locali da ballo in generale. La stretta del governo è avvenuta durante il Consiglio dei ministri perché la bozza originaria prevedeva che si potesse andare in locali e discoteche soltanto con la terza dose già effettuata o un tampone negativo entro le ultime 24 ore. Così non sarà.

Non è finita: contro i furbetti che amano trasgredire le regole, saranno rafforzati i controlli delle pattuglie sulle nostre strade ma anche online dove vengono ancora pubblicizzati cenoni con musica. Alcuni centri benessere, poi, hanno "promesso" cene e feste in musica in spazi che non consentono il distanziamento. A Capodanno "non cambierà molto la situazione rispetto al Natale, sostanzialmente avremo tutte attività aperte. Per le feste e le discoteche è stato preso questo provvedimento difficile e sofferto, c'è la consapevolezza che parliamo di un settore che ha sofferto tantissimo, che va sostenuto anche economicamente", ha affermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, al programma di Rai Radio1 In Vivavoce.

Le regole per chi sta in casa

Non ci sono misure particolari, invece, per trascorrere la notte di San Silvestro in casa con parenti e amici ma è fortemente consigliato fare un tampone il giorno stesso per evitare cluster e possibili nuovi contagi. Nessun limite di invitati ma si invita al buonsenso. Come riporta Il Messaggero, ad esempio, le forze dell'ordine sono già pronte a intervenire in un popolare loft di un avvocato che è solito organizzare feste clandestine come avvenuto durante il lockdown dello scorso anno. Se arriverà la segnalazione da parte di qualche vicino, potrà scattare l'intervento di polizia, carabinieri e vigili urbani. "Il Covid è ormai talmente diffuso che, o non ci vai proprio alle cene e alle feste, oppure ti devi controllare da solo, con mascherine e disinfettanti. Altrimenti, purtroppo, c’è poco da fare", afferma un addetto ai lavori al quotidiano.

Attenzione alle feste private

Suggerisce un tampone anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, favorevole alle scelte del governo sul Capodanno ma preoccupato che la chiusura delle discoteche e sale da ballo possa consentire "il proliferare, come è stato quest'estate, di feste private incontrollabili. È l'unico punto su cui io avevo suggerito di utilizzare il super Green pass e magari anche i tamponi. Speriamo si possa reggere, c'è un'ondata molto forte - ha aggiunto - Noi siamo rimasti bianchi anche questa settimana, quindi fin dopo Capodanno, però bisogna darsi da fare".

Al ristorante col super green pass

Capodanno con la possibilità di accesso a ristoranti e pizzerie soltanto muniti di super green pass: nessuna chiusura, quindi, ma la novità del Decreto festività è che, fino al 31 marzo, il certificato verde rafforzato sarà necessario anche soltanto per poter prendere un caffè al bancone del bar mentre finora era richiesto soltanto per pranzare o cenare nei locali al chiuso. A vigilare che tutto si svolta secondo le regole ci penseranno circa 70mila uomini delle forze dell'ordine oltre al personale della Polizia municipale. Come si legge sul Messaggero, oltre a controlli e multe sono state disposte indagini anche per le agenzie immobiliari e siti online specializzati oltre che chat e social.

"Le pattuglie saranno pronte a intervenire sui ristoranti che organizzano cenoni a serrande abbassate".

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