Su Facebook le foto choc dell'autopsia di Naro, il giovane ucciso a Palermo

Il gruppo Facebook Giustizia per Aldo Naro pubblica in un post le foto choc dell'autopsia del giovane medico ucciso tre anni fa a Palermo

Su Facebook le foto choc dell'autopsia di Naro, il giovane ucciso a Palermo

Nonostante siano passati tre anni dalla morte del giovane medico Aldo Naro, per lui si chiede ancora giustizia. Lo ha fatto il gruppo Facebook Giustizia per Aldo Naro, affidando a un post il rammarico, per delle indagini, a loro dire, incomplete, allegando alle parole le foto choc dell'autopsia del ragazzo.

Aldo è morto il 14 febbraio 2015, nella discoteca Goa di Palermo. Durante la serata, mentre il ragazzo festeggiava la laurea del giorno prima, è scoppiata una rissa, causata dal furto di un cappello da cowboy che portava il giovane medico e che altri ragazzi non volevano restituirgli. Al termine della lite, Aldo giaceva a terra privo di sensi e i soccorsi del 118 si sono rivelati inutili. Le indagini hanno portato, nel novembre del 2015, alla condanna a 10 anni di reclusione, del buttafuori del locale, Andrea Balsano, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni. Balsano aveva precedentemente confessato di aver colpito Aldo con un calcio alla testa, che l'autopsia ha ritenuto fatale.

Ma questa verità sembra non bastare. Il primo aprile, infatti, un post di Facebook, ha messo in luce le discrepanze tra il referto autoptico e le reali lesioni subite da Naro. "Davvero un solo calcio sferrato da un unico soggetto ad una persona che si trova a terra può provocare tutte le lesioni descritte?", si chiedono i membri del gruppo che chiede giustizia per Aldo. Si ritiene che le indagini non siano state svolte in modo completo e che non sia stato approfondito questo aspetto fondamentale della vicenda, che mette in luce la partecipazione all'omicidio di altre persone.

Viene, inoltre, denunciata la mancanza di foto che ritraggono il ventre e i genitali del ragazzo che, inspiegabilmente, non sono state fatte durante l'autopsia, così come non sono stati svolti esami approfonditi, a esclusione della Tac al cranio.

Il post ha sollevato molte critiche, da parte degli utenti del social, che ritengono inadeguata la pubblicazione di foto con contenuti così forti.

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