Coronavirus

"Talebanismo italico sulla mascherina". Nuovo affondo di Bassetti

L'uso della mascherina non può risolvere il problema relativo ai contagi e soprattutto non può sostituire i vaccini. "Cosa siamo riusciti a creare in Italia?": ecco l'affondo di Bassetti

"Talebanismo italico sulla mascherina": il nuovo affondo di Bassetti

Ancora una volta il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, entra a gamba tesa sull'uso estremo delle mascherine anche adesso che i vaccini hanno drasticamente ridotto la virulenza della variante Omicron che, in ogni caso, a causa della sua infettività può essere fermata soltanto fino a un certo dall'uso del dispositivo di protezione. "Il talebanismo italico sulla mascherina in ogni caso non ci ha evitato di essere uno dei paesi europei con il maggior numero di contagi", scrive il professore sulla propria pagina Facebook.

"Ecco cosa abbiamo creato in Italia"

Giusto alcuni giorni fa, sul Giornale.it avevamo scritto quanto affermato dal professore a poche ore dal primo maggio, data simbolo che segna lo spartiacque dall'obbligo di mascherine alla raccomandazione del suo uso nei luoghi più affollati e all'interno dei locali. "Bisogna uscire dalla logica dell'obbligo e della multa, continuando a pensare che gli italiani siano cretini", aveva dichiarato. Oggi, Bassetti è tornato sull'argomento prendendosela con la comunicazione che si è fatta in Italia su mascherine e vaccini: la prima è vista "come il miglior mezzo per difenderci dal Covid, anche da quegli anziani o persone fragili, che hanno deciso di non fare il booster o la quarta dose" affermando come, gli scarsamenti informati o i no vax, che esistono sempre, dicano frasi del tipo che "la mascherina mi protegge dal contagio, il vaccino no”.

"Messaggi molto sbagliati"

È incredibile come dopo due anni e mezzo, quasi, di pandemia, alcuni irriducibili vivano ancora con convinzioni errate. "Ma vi rendete conto di cosa siamo riusciti a creare in Italia? - incalza Bassetti - Chi è il responsabile di tutto questo? Sono messaggi molto sbagliati", e sottilinea come sia soltanto grazie al vaccino che siamo potuti tornare alle tanto sperate aperture, ad abbattere praticamente ogni forma di blocco alle attività e chi si contagia dopo aver effettuato il booster (terza dose), salvo rarissime eccezzioni, sviluppa soltanto una forma leggera della malattia che sparisce in pochi giorni. "Come faremo a settembre/ottobre a convincere la gente a fare il richiamo se il messaggio (sbagliato) che è passato, e’ stato 'mettetevi la mascherina che vi salvate la vita?'"

"La coperta di Linus..."

Con l'espressione "coperta di Linus" si intende qualcosa che dà sicurezza ma che in realtà non è la soluzione per tutti i mali. Ecco, secondo Bassetti la mascherina "funge più da ansiolitico che non da reale dispositivo di protezione individuale. Se qualcuno sa cosa vuol dire…", conclude. A suffragio di questa tesi, proprio ieri l'infettivologo ha raccontato di due ricoveri nel suo ospedale di due signore di 81 e 73 anni non vaccinate. "Come fa una persona anziana nel maggio del 2022 a non essersi vaccinata? Incredibile. Questi casi servono a far capire che non c'entra nulla la variante Omicron sul fatto che ci sono meno forme gravi, ma è unicamente merito dei vaccini. Elementare", sottolinea l'esperto.

Le novità su Omicron

A proposito di Omicro, buone notizie giungono dal Sudafrica, dove le sottovarianti Omicron 4 e 5 si stanno dimostrando meno aggressive di quella originaria: ci si contagia ma sono molto inferiori i ricoveri e le forme gravi della malattia. Calano anche i decessi, con il 4,9% di Omicron 4 e 5 contro il 9,8% della prima.

Insomma, ci sono ottimi motivi per sorridere e tornare a vivere a patto che ci si renda conto dell'importanza della vaccinazione anti-Covid che ha salvato migliaia e migliaia di vite umane.

Commenti