Telefonata choc del carabiniere: ​"Tranquilla, non ti faccio niente"

Nella tragedia di Latina c'è un nuovo retroscena. Emergono le telefonate tra il carabiniere Luigi Capasso alla mogli e alle figlie

Telefonata choc del carabiniere: ​"Tranquilla, non ti faccio niente"

Nella tragedia di Latina c'è un nuovo retroscena. Emergono le telefonate tra il carabiniere Luigi Capasso alla mogli e alle figlie. Le registrazioni, trasmesse da Pomeriggio Cinque di Barbara D'Urso, lasciano intendere come fosse ormai compromesso il matrimonio tra il militare e la moglie. Il colloquio telefonico risale allo scorso 9 dicembre. "Non... non ti preoccupare di papà, non ti faccio niente, ho bisogno pure io di...", afferma il militare parlando con la figlia Alessia, 13 anni, quando ha chiamato a casa, proponendo di andare con lei e l’altra figlia Martina, ed anche con la moglie Antonietta Gargiulo se questa l’avesse voluto, a vedere il Parco Incantato delle Luminarie, ad Ariccia. La figlia risponde: "Lo so che tu non mi faresti mai del male...". Lui ribatte: "No, mai mai, a papà...". Poi il padre insiste: "Alessia se mai proviamo a stare insieme mai, mai sappiamo se stiamo bene o no...". La figlia ha paura: "Però da soli io non...", dice Alessia.

Il colloquio con la moglie


A questo punto Capasso parla con la moglie. "Senti, se vi fa piacere vi vengo a prendere e mi dite a che ora volete venire...Antò, io non ti farei mai del male, già te ne ho fatto io...". La moglie però evidenzia tutte le criticità nel rapporto: "No, io non ho niente da dire...lo sai come la penso...Io te l’ho detto fin dall’inizio: con la separazione forse recuperavi i buoni rapporti con me, perchè adesso non è che non mi fidi di te, io non mi fido più di nessun uomo al mondo". Lei aggiunge: "Ora sto tranquilla con le mie figlie a riprenderci perchè - scandisce - io-sto-male". La donna è un fiume in piena: "Allora, non mi far dire sempre le stesse cose, io adesso voglio la separazione... Stai male, io me lo immagino, nessuno è contento...però tu sai tutta la verità, tu sai tutto quello che io ho fatto per te...che cosa ho consentito". "Sai tutto...sai ti manca fare l’albero di Natale, purtroppo dovevi perdere tutto per capirlo? E quante volte, quanti alberi di Natale ti sei fatto sul divano che ti dovevo pregare come Gesù Cristo in croce". A questo punto manda un messaggio al marito: "Allora io, spero che tu veramente faccia un percorso, e diventi...l’uomo migliore che tu puoi essere perchè tu di base ce le hai le qualità, però c’hai tante problematiche, tante problematiche". E lui: "Va bene...Tonia, allora, io ho capito tutti gli errori miei, verso di te, verso le bambine, verso tutto quello che vuoi tu... Se tu con la separazione reputi che stai bene, io te l’ho detto...T’ho dato l’accordo l’altro giorno...". Poi la donna riprende il suo sfogo: "Quello della donna diventa uno sfogo: «E io col matrimonio sedici anni come sono stata? Dimmi sono stata felice sedici anni di matrimonio? Sono stata felice? Sono stata svergognata, tradita, maltrattata, picchiata... Sul posto di lavoro svergognata da tutta Cisterna come una che non se lo merita, perchè lo sai che non me lo meritavo...".



"Non ti faccio niente"


A questo punto la madre chiama la figlia: "Ale, vuoi parlare con tuo padre che ti deve chiedere una cosa? Dai, ti chiede solo una cosa, su...". Il padre le parla: "Ti farebbe piacere vedere domani pomeriggio con me?". La ragazzina risponde: "Domani pomeriggio?".

Lui prova a rassicurarla: "Se vuoi pure sul tardi...Esci con le ragazze...Non... non ti preoccupare di papà, non ti faccio niente, ho bisogno pure io di...". Lei risponde: "lo so che tu non mi faresti mai del male...". Purtroppo la realtà è stata del tutto diversa.

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