Sciacalli in azione nelle zone alluvionate: ecco cosa voleva fare la banda di stranieri

Quattro stranieri pluripregiudicati sono stati fermati dai carabinieri su segnalazione dei residenti, mentre si aggiravano per un paese della provincia di Ancona colpito dall'alluvione: stavano cercando di introdursi in alcune abitazioni, sfruttando l'assenza dei proprietari sfollati

Una foto dell'alluvione nelle Marche del mese scorso
Una foto dell'alluvione nelle Marche del mese scorso

Erano arrivati nelle zone alluvionate delle Marche partendo da Roma, dove risiedevano. Solo che non lo avrebbero fatto per aiutare gli alluvionati, bensì per tentare di introdursi in alcune abitazioni di un paese della provincia di Ancona fra i più colpiti dai tragici eventi atmosferici del mese scorso, approfittando dell'assenza dei proprietari (sfollati) per fare man bassa. Protagoniste della vicenda sono quattro persone originarie dell'Europa dell'Est (tre uomini e una donna di età compresa fra i 30 e i 50 anni) con alle spalle già dei precedenti penali, individuate dai carabinieri della compagnia di Fabriano mentre si aggiravano per Sassoferrato.

La banda, in base a quanto riportato dai media locali, era composta da pluripregiudicati con gravissimi reati contro il patrimonio ed è stata fermata anche grazie alla segnalazione in tempo reale della popolazione. Si trattava evidentemente di professionisti, giunti dalla capitale: erano al corrente del fatto che la realtà marchigiana di 6mila abitanti aveva visto l'allontanamento precauzionale di diversi residenti, nei quartieri nei quali le forti piogge avevano lasciato in eredità il maggior numero di danni alle abitazioni. Una situazione che può dare adito ad episodi di sciacallaggio e proprio per questa ragione i militari dell'Arma avevano intensificato il monitoraggio della zona già nelle scorse settimane, con il supporto degli abitanti rimasti in loco impegnati a "sorvegliare" anche le case dei cittadini che non hanno ancora avuto modo di tornare. E sono stati proprio alcuni di loro a notare la presenza degli stranieri, che perlustravano le vie del centro a bordo di un veicolo di grossa cilindrata.

Si sarebbero trattenuti per qualche giorno, raccogliendo informazioni e passando al setaccio il territorio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbero anche tentato di forzare la serratura di alcuni immobili, ma ogni tentativo sarebbe stato vano perché il loro continuo girovagare per Sassoferrato senza apparente motivo aveva insospettito più di qualche residente e si era concluso con la segnalazione alle forze dell'ordine. E una pattuglia dei carabinieri, dopo esser stata allertata, si è recata sul posto per sottoporre i sospettati ad un controllo di rito.

La prima anomalia è emersa dopo pochi minuti: il conducente del mezzo sul quale viaggiavano non aveva mai conseguito la patente di guida e per questo motivo gli è stata elevata una sanzione di oltre 5mila euro. Gli accertamenti ulteriori condotti in caserma hanno poi appurato come nessuno dei quattro avesse la fedina penale immacolata. E alla fine, è stato disposto per loro il foglio di via obbligatorio.

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