Terremoto, l'Emilia trema Sette morti e 5000 sfollati

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Terremoto, l'Emilia trema Sette morti e 5000 sfollati

Nuove scosse nella notte. L'Emilia trema ancora. Non con la stessa intensità della notte scorsa per fortuna, ma c'è ancora paura tra i cittadini. L'ultima scossa, di magnitudo 2.4, è stata registrata dall’Ingv in provincia di Modena alle 8.54, preceduta da una scossa nel Ferrarese della stessa magnitudo alle 8.16, da un’altra di magnitudo 2.5 registrata in provincia di Modena alle 7.24 e da una di magnitudo 2.7 alle 7.02 in provincia di Ferrara.

Niente a confronto con il sisma di magnitudo 5.9 che ieri alle 4.05 ha colpito il Nord-Est, provocando la morte di sette persone. Il conto degli sfollati è salito invece a 5000. I dati sono stati aggiornati dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna che entro oggi prevede di allestire altri 1.500-2000 moduli assistenziali nel Modenese, una delle province più colpite insieme a quella di Ferrara.

"Ai 3000 senza casa che avevamo calcolato inizialmente se ne sono aggiunti un’ottantina nel Ferrarese e circa 300 nel Bolognese. Poi ci sono quelli della provincia di Modena tra Finale Emilia, Mirandola e altri posti vicini", ha detto il capo della Protezione civile regionale Demetrio Egidi, aggiungendo che "il lavoro di assistenza va avanti anche se la pioggia ostacola un po'".

Sono tremila gli sfollati, 2.500 in provincia di Modena e gli altri nel Ferrarese. "Ora è il momento di concentrare ogni sforzo sull’assistenza. Poi verrà la fase della ricostruzione. Ed è evidente che questo problema non riguarda solo i cittadini, i Comuni, le Province, la Regione colpiti. Ma tutto il Paese", ha dichiarato in una intervista a L’Unità, il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani.

Intanto, una colonna della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è partita ieri sera da Palmanova (Udine) alla volta del comune di Mirandola, in provincia di Modena. "Abbiamo ricevuto la richiesta da parte del dipartimento nazionale di portare il nostro aiuto alle aree colpite dal sisma quando eravamo già in preallarme. Inizialmente mandiamo in Emilia 100 persone fra tecnici e volontari che portano con loro un centinaio di tende, alcune cucine da campo e tutte le necessarie attrezzature per fornire assistenza a più di 500 sfollati", - ha spiegato il vicepresidente della regione Luca Ciriani.

Il premier Mario Monti sta rientrando in Italia dopo aver partecipato al vertice Nato di Chicago.

Un rientro anticipato rispetto al programma iniziale per i tragici fatti che hanno colpito il paese in questi giorni: dall'attentato alla scuola femminile a Brindisi al terremoto in Emilia. Monti dovrebbe arrivare in Italia nel primo pomeriggio.

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