Cronache

Un terzo sudamericano fermato per l'aggressione al capotreno a Milano

Appena maggiorenne, è originario del Salvador e ha diversi precedenti

Un terzo sudamericano fermato per l'aggressione al capotreno a Milano

Due arresti ieri e un nuovo fermo quest'oggi. Salgono a tre le persone finite in manette per la brutale aggressione a un capotreno e a un suo collega, avvenuta sul passante ferroviario di Milano, all'altezza di Villapizzone.

Il giovane fermato oggi è un 19enne nato a El Salvador, con precedenti per lesioni e rapina, già coinvolto in una operazione contro la gang MS13, avvenuta a ottobre del 2013. Secondo gli inquirenti faceva parte del gruppo di latinoamericani che hanno preso di mira Carlo Di Napoli, a cui hanno quasi staccato un braccio con un machete.

Il 19enne in stato di fermo è Garcia Royas Alexis Ernesto. Insieme a lui la polizia sono accusati altri due salvadoregni, uno dei quali sarebbe l'esecutore materiale dell'assalto machete alla mano. Le autorità cercano almeno un'altra persona.

Di Napoli è stato operato d'urgenza ieri. Ci sono volute otto ore perché l'equipe medica riuscisse a riattaccargli il braccio. e prima di qualche settimana non si saprà se le funzioni vitali ci siano ancora tutte.

"Ho avuto molta paura", ha raccontato ai giornali, felice di potere riabbracciare sua figlia. Ma la sua non è l'unica storia di aggressioni ai danni del personale ferroviario. Sono già 44 i casi denunciati nei primi sei mesi di quest'anno. E c'è chi, come un collega di Di Napoli intervistato dalla Stampa, ammette che non si sente affatto sicuro: "Vogliono viaggiare senza biglietto? Lo facciano. Io non sono un carabiniere, eppure devo stare attento alla pelle...

".

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