Un presidente non può abbandonarsi al pessimismo, anche se, da qualunque parte ti giri, sembra che ogni cosa concorra per porre lacci a un settore fondamentale come quello calzaturiero, eccellenza del nostro Paese. Eppure, Cleto Sagripanti, che guida Assocalzaturifici, associazione che rappresenta, a livello nazionale, le imprese calzaturiere, nonostante le grandi difficoltà del mercato (e non solo), tiene issata con forza la bandiera italiana, offrendo ai compratori stranieri l'eccellenza dell'artigianato delle calzature. Come si potrà ammirare, in questi giorni, alla prestigiosa fiera di TheMICAM, da oggi al 18 febbraio, tra gli stand del quartiere di Milano-Rho Fiera. «Leggo i numeri - dichiara Sagripanti - e credo che abbiamo toccato davvero il fondo. Bisogna guardare, però, con grande fiducia al futuro ed è con questa speranza che ci apprestiamo a inaugurare l'edizione di febbraio 2015 di TheMICAM, che si riconferma la manifestazione leader nel mondo della calzature, un settore che rappresenta ancora, per l'Italia, un vantaggio competitivo». Dopo la ripresa economica degli Usa, ci si aspetta un segnale importante anche da noi. «In effetti, l'export, in America, adesso va davvero forte - prosegue il presidente - mentre il crollo della Russia ci ha provocato un ingente danno. Si pensi solo, dal punto di vista logistico, come sia difficile organizzare le aziende per l'esportazione Oltreoceano quando queste si erano perfezionate per il commercio verso la Russia. Speriamo, inoltre, che il dialogo intrapreso tra l'Ue e Putin porti a una ricucitura dei rapporti, altrimenti dovremo rinunciare a un partner strategico e sobbarcarci la perdita di un buon 15% di esportazioni di calzature. La Cina, mercato sul quale continuiamo a puntare, invece, non decolla: i cinesi sono bravi a parole, ma poi difficilmente si aprono agli stranieri».
Da questo punto di vista, potrebbe essere importante theMICAMshanghai, creatura di Sagripanti, sede ideale per presentare la moda italiana a quel mercato. «Per l'appuntamento di marzo l'esposizione presenterà un'area internazionale e un Padiglione Italiano. Si tratta della prima fiera a capitale straniero che diventerà anche la prima piattaforma al mondo total look, dove la calzatura incontrerà l'abbigliamento, gli accessori, la pelletteria e tutto ciò che è moda. Stiamo insistendo su questo mercato, investendo almeno il minimo sindacale».
Di certo, però, non si può parlare di ripresa ufficiale. Dopo aver battagliato aspramente a Bruxelles per ottenere il «Made In» sulle calzature italiane, Assocalzaturifici è stata costretta a deporre le armi di fronte a un Europa sorda. «Dalla votazione in Europarlamento - ricorda con amarezza Sagripanti - avevamo stravinto per ottenere finalmente il Made In; peccato che poi, in sede di Consiglio europeo, non abbiano confermato il voto».
Nonostante tutto, il presidente e la sua associazione sono sempre in prima linea, aperti al dialogo sia a Roma sia a Bruxelles. Aggrappandosi ai segnali positivi e con gli occhi ben aperti alla formazione dei giovani. «I negozi hanno dato fondo agli stock e abbiamo assistito a un'autentica selezione che ha premiato la qualità: il 2015 dovrebbe essere l'anno della ripresa. L'artigianato, in generale, concede prospettive interessanti di investimento per i giovani, ma anche di occupazione. Come associazione diamo informazioni e con i nostri Itis offriamo opportunità di imparare il mestiere del calzaturiere.
Offriamo anche strategie di marketing e consigli su come vincere in un mercato sempre più competitivo. Per ora, abbiamo una scuola nelle Marche, una a Padova e un istituto a Macerata, dove i giovani possono imparare i segreti dell'intera filiera della calzatura».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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