Cronache

"Ti ammazzo, ora ti sistemo". Migrante minaccia controllore

Sul bus Jesi-Cingoli, un senegalese ha minacciato di morte un controllore che gli aveva solo chiesto il biglietto. Sullo straniero pendeva già un decreto di espulsione

"Ti ammazzo, ora ti sistemo". Migrante minaccia controllore

Se l’è vista davvero brutta un controllore di 48 anni in servizio su un pullman di linea della Contram Mobilità, nella tratta Jesi-Cingoli, che ieri mattina nel corso del suo lavoro è stato aggredito verbalmente e minacciato di morte da un senegalese trovato senza biglietto. Come riporta Cronache Maceratesi, l’uomo stava procedendo al controllo dei titoli di viaggio dei passeggeri quando è incappato nello straniero che aveva un ticket non valido perchè dell’Atma, la compagnia dei trasporti di Ancona.

Con calma, il controllore ha spiegato al ragazzo la situazione informandolo, inoltre, che anche la tariffa per quella tratta non era corretta. Tanto è bastato per far andare in escandescenza l’immigrato che, improvvisamente, si è alzato dal suo posto ed ha iniziato ad inveire pesantemente contro l’uomo colpevole solo di fare il suo lavoro.

Il clima a bordo del mezzo si è subito surriscaldato tanto che si è reso necessario allertare i carabinieri. I militari, ricevuta la segnalazione, hanno atteso l’arrivo del bus al capolinea di Cingoli. Alla vista delle forze dell’ordine, però, lo straniero ha perso la testa ed ha minacciato di morte l’uomo.

"Ti ammazzo, ti ammazzo. Vieni qua, la sistemiamo subito”, si è sentito dire il controllore. A quel punto i carabinieri hanno bloccato, non senza difficoltà, l’extracomunitario e lo hanno condotto in caserma per gli accertamenti del caso. Dalle indagini è emerso che sul senegalese pendeva già un decreto di espulsione emesso dal Questore di Ancona. I militari, così, con l’occasione hanno provveduto a notificare all’immigrato il provvedimento. L’uomo dovrà lasciare l’Italia entro 15 giorni.

I militari dell’Arma, inoltre, hanno denunciato l’extracomunitario per resistenza a Pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.

“Non ho mai avuto timore nello svolgimento della mia professione ma da oggi ho paura e non mi sento più sicuro”, ha ammesso il controllore.

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