Cronache

Timbravano il cartellino e portavano le pecore al pascolo

Due impiegati comunali della provincia di Enna entravano al municipio per vidimare il badge e poi andavano a sbrigare le faccende personali, uno di loro durante le ore di servizio portava le pecore al pascolo

Timbravano il cartellino e portavano le pecore al pascolo

Lasciavano il posto di lavoro per sbrigare le faccende personali e di famiglia, ma anche per portare le pecore al pascolo, ma sono stati scoperti dalla polizia e denunciati. Il fatto è successo in provincia di Enna e, i protagonisti dell’assenteismo, sono due persone del luogo, B.G. di 59 anni e B.S. di 65 anni. Si tratta di due dipendenti del municipio di Valguarnera che sono stati colti in flagranza mentre si allontanavano dalla struttura comunale per svolgere faccende del tutto lontane da quelle previste dall’attività lavorativa in questione. Con nonchalance, come se si trattasse di un comportamento rientrante nella normalità, dopo aver timbrato il cartellino, uscivano dall’ufficio e si dedicavano ad altro. Un comportamento sistematico e ripetuto nel tempo che non è passato indifferente agli occhi di qualcuno all’interno delle mura dell’ente pubblico. Infatti, partendo da una segnalazione, la polizia di Stato con la collaborazione della polizia scientifica di Piazza Armerina, ha dato vita ad una serie di indagini per appurare quanto era stato denunciato.

Tramite appositi servizi di pedinamento e appostamento, i due dipendenti pubblici sono stati seguiti nel corso dell’orario di lavoro. Apposite micro camere hanno contribuito a registrare ed accertare le condotte illecite poste in essere dai due soggetti. Attraverso le telecamere piazzate all’interno dell’ufficio comunale e, poste di fronte la macchinetta per la vidimazione del badge, sia il 59enne che il 65enne più volte sono stati ripresi a timbrare il cartellino e subito dopo andar via per diverse ore. Fuori dal comune altre telecamere hanno permesso di riprenderli mentre sbrigavano faccende di natura personale. Non è mancata la spesa, il recarsi a casa a prendere i familiari per accompagnarli in diversi posti per questioni di carattere strettamente privato.

Ma poi anche la sorpresa: uno dei due addirittura portava a pascolare il gregge in una campagna non lontana dalla propria abitazione. Da qui, il nome convenzionale dato dagli inquirenti all’operazione chiamata Pecora nera. I due colleghi erano ormai abituati a questo tipo di atteggiamenti reputandoli del tutto normali. Si tratta di comportamenti posti in essere con cadenza quotidiana o quasi dai quali è emersa palesemente la truffa attuata allo Stato. Evidentemente qualcuno non avrà digerito il perpetrarsi delle scorrettezze poste in essere dai due segnalando quanto stesse accadendo alla polizia.

Dopo l’acquisizione del materiale probatorio necessario, i due sono stati denunciati per il reato di falsa attestazione della presenza in servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Per entrambi è stato disposto anche l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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