Toninelli accusa: "Pressioni per nascondere dossier concessioni". Ed è bagarre

Tensione durante l'informativa di Toninelli. Il ministro: "Concessioni secretate nonostante le pressioni". Le opposizioni: "Fuori i nomi"

Toninelli accusa: "Pressioni per nascondere dossier concessioni". Ed è bagarre

Momenti di tensione in Aula alla Camera durante l'informativa di Danilo Toninelli sul crollo del ponte di Genova avvenuto il 14 agosto scorso.

Parlando della pubblicazione dei documenti per le concessioni ad Autostrade per l'Italia, il ministro ha parlato di "pressoni interne ed esterne" perché il governo non desecretasse i dossier (guarda il video).

Parole che hanno scatenato la bagarre in aula, con i deputati di NcI, Forza Italia e Partito democratico che hanno chiesto al ministro di "fare i nomi" di chi gli ha fatto pressioni e di inviare "il resoconto del verbale dell'Aula" alla magistratura. A quel punto Toninelli non ha replicato e si è innescato un botta e risposta tra diversi deputati delle opposizioni e il presidente Fico (guarda il video).

Il primo a sollevare la questione è stato Maurizio Lupi di NcI: "Dica il ministro quali pressioni interne ed esterne ha ricevuto, faccia i nomi, anche perchè potremmo essere in presenza di un reato. Chiedo che il ministro prima che inizi il dibattito faccia i nomi, se fosse vero sarebbe gravissimo, ma senza nomi e cognomi in questa Aula e non su Fb non si può procedere al dibattito".

Alla richiesta di Lupi si è subito associato l'ex Guardasigilli, Andrea Orlando, che si è rivolto a Fico: "Lei è tenuto ad inviare il verbale della seduta odierna alle autorità giudiziarie competenti, perchè il ministro Toninelli, al quale esprimiamo la nostra solidarietà, ha il diritto di essere tutelalo e chiedo di trasmettere immediatamente gli atti alla magistratura".

Fico, più volte chiamato in causa, ha replicato che "i nostri verbali sono pubblici" e che "la magistratura può richiederli tranquillamente".

A quel punto è intervenuto Francesco Paolo Sisto (FI): "Lei ha l'obbligo di trasmettere i verbali alla magistratura", ha detto, "La pubblicità degli atti non esime il pubblico ufficiale come lei dall'immediata trasmissione alla procura della Repubblica, e se la richiesta non venisse esaudita potrebbe comportare una responsabilità". "Dia i nomi di chi ha tentato di intimidirla, altrimenti è colluso", ha aggiunto Vittorio Sgarbi (Forza Italia).

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