Torino, polemica su Lombroso per mostra fotografica: "Scatti razzisti"

Scoppia il caso a Torino per la selezione di foto dell'antropologo esposta al Museo del Cinema: "Discrimina i napoletani"

Torino, polemica su Lombroso per mostra fotografica: "Scatti razzisti"

La scritta "Delinquenti napoletani" e sotto una carrellata di foto di malviventi partenopei. È così che è scoppiata la polemica sulla mostra fotografica dell’antropologo Cesare Lombroso esposta (fino al 6 gennaio) al Museo del Cinema di Torino.

"I 1000 volti di Lombroso", inaugurati il 25 settembre, hanno fatto scalpore, per quegli scatti in cui il padre fondatore della criminologia darebbe giudici "razzisti". Per circa cinquant'anni, dal 1860 al 1909, lo studioso mise insieme un'enorme quantità di immagini di soggetti legati a doppio filo alla psichiatria e alla criminalità. L'esposizione della discordia raccoglie 305 fotografie esclusive.

Le sue teorie si basavano sul concetto del criminale per nascita: in sostanza, il comportamento criminale e deviante di una persona era innato, oltre che "visibile" nelle sue caratteristiche anatomiche e somatiche.

E se da un lato

i curatori dell'esposizione rispediscono al mittente ogni accusa, il Comitato No Lombroso attacca: "Non viene comunicato con la dovuta evidenza al visitatore della mostra he si tratta di tesi inaccettabili".

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