Torna la mucca pazza in Europa

Ma per il momento non ci sono elementi per ipotizzare la contaminazione di carni vendute nei supermercati

Torna la mucca pazza in Europa

Nel Regno Unito torna l’incubo della mucca pazza. In Galles i segni del morbo sono stati trovati sulla carcassa di un bovino rinvenuta in una fattoria. A confermare la notizia è stato lo stesso governo locale di Cardiff: "Non abbiamo, tuttavia, elementi per ipotizzare la contaminazione di carni vendute nei supermercati".

Quello registrato in Galles è il primo caso di mucca pazza accertato nel 2015. Un altro era stato riscontrato dalle autorità sanitarie nel 2014 e ben tre casi si erano avuti nel 2013. Il sottosegretario all’Industria agroalimentare e all’alimentazione del governo gallese, Rebecca Evans, ha detto alla Bbc che "l’aver identificato questo caso dimostra come i controlli stiano funzionando". L’encefalopatia spongiforme bovina, questo il nome scientifico, fu identificata per la prima volta nel Regno Unito nel 1986. Gli anni del grande allarme furono gli anni Novanta e i primi anni Duemila, ma non si sa esattamente quante persone siano in realtà morte per la malattia causata da un prione che porta alla lenta ma inesorabile disturbo neurologico degenerativo.

L’allerta per il morbo della mucca pausa costituì un vero e proprio disastro per l’industria alimentare legata alla produzione e al commercio delle carni, che colpì soprattutto il Regno Unito. Paese in cui sono stati registrati negli animali, negli anni, quasi 185mila casi, come certificato dalla World Organisation for Animal Health, l’Organizzazione mondiale per la salute animale, nel 2012.

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