Continuano le ricerche dei due piloti ancora dispersi morti nell'incidente tra due Tornado nei cieli di Ascoli Piceno. 150 uomini stanno setacciando un’area boschiva montana vasta 46 ettari, molto impervia e difficile da controllare.
Ieri nella zona tra Poggio Anzu, Casamurana e Tronzano, tra i Comuni di Ascoli e Venarotta, erano stati rinvenuti, a 800 metri di distanza tra di loro, i resti dilaniati e carbonizzati degli altri due aviatori che hanno perso la vita nello scontro. La loro identità non è ancora stata ufficializzata dalle autorità, ma si tratterebbe di due uomini. Le quattro vittime sono il capitano pilota Alessandro Dotto e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri sul primo velivolo, sul secondo il capitano pilota Mariangela Valentini e il capitano navigatore Paolo Piero Franzesi.
"Noi li cerchiamo ancora come se fossero vivi", dicono i vigili del fuoco di Ascoli, ma le speranze di trovarli in vita sono ridotte al lumicino. L’incendio che era scoppiato martedì pomeriggio alle 16,30 subito dopo la caduta a terra dei frammenti dei due aerei è stato completamente spento. Questo dovrebbe favorire le operazioni di ricerca. L’incidente non ha coinvolto civili o abitazioni locali. Intanto la Procura di Ascoli, in parallelo con la Procura militare di Verona, ha avviato un’inchiesta per disastro aereo colposo. Molti testimoni
riferiscono di aver visto volare i due Tornado molti bassi prima dello scontro in volo, e di aver fatto molte telefonate allarmate alle autorità negli attimi precedenti all’esplosione avvertita anche nella vicina città picena.
È stata inoltre trova una delle scatole
nere. Non ci sono al momento conferme ufficiali, ma la scatola nera dovrebbe essere stata localizzata tra altri componenti dei relitti. I dati in essa contenuti potrebbero aiutare gli inquirenti a far luce sull'incidente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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