Cronache

I sogni, le stelle e il volo fatale: le ultime ore dei giovani morti

Le vite spezzate dei cinque ragazzi deceduti in seguito al tragico incidente, il dolore dei sopravvissuti e dei familiari. Ecco cosa è accaduto quella terribile notte

I sogni, le stelle e il volo fatale: le ultime ore dei giovani morti

Un'autentica tragedia quella avvenuta a Castelmagno, piccolo comune dell’alta Valle Grana (Cuneo), dove nella notte fra l'11 ed il 12 agosto hanno perso la vita 5 ragazzi, deceduti in seguito ad un incidente stradale. Il gruppo, dopo essersi incontrato nella piazza di paese, aveva deciso di raggiungere la zona dell'Alpe Chastlar per ammirare il cielo stellato e le stelle cadenti.

L'incidente

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era piena notte quando il Land Rover Defender 130 a bordo del quale viaggiavano i ragazzi è uscito fuori strada e si è ribaltato, a poca distanza dal rifugio Maraman, cadendo in un burrone: un volo di oltre 100 metri che si è interrotto quando il mezzo ha impattato contro l'asfalto, e poi contro ad una pietra. Il gruppo stava tornando a casa dopo essere stato sull’Alpe Chastlar, da dove si gode di una vista mozzafiato. Alla guida si trovava un 24enne, Marco Appendino.

I giovani sono stati sbalzati all'esterno dell'abitacolo, e molti di loro hanno purtroppo perso la vita a causa delle gravi ferite riportate. Insieme a Marco, sono morti i fratelli Elia e Nicolò Martini (14 e 17 anni), Samuele Gribaudo (15 anni) e la giovane azzurra della Nazionale di cheerleading Camilla Bessone (16 anni). Feriti gli altri ragazzi che si trovavano con loro: Danilo (17 anni) ora ricoverato all'ospedale Santa Croce di Cuneo, mentre un altro giovane di 24 anni ha raggiunto il Cto di Torino. Meno gravi due ragazze, Chiara e Anna (17 anni), che hanno comunque riportato delle lesioni.

Le vite spezzate

Marco Appendino, il ragazzo al volante del Land Rover Defender, amava le jeep. Partecipava a dei raduni per appassionati, come si può vedere nelle foto postate sul suo profilo Instagram. Fra i suoi ultimi scatti, proprio uno che lo ritrae insieme al suo adorato fuoristrada, insieme ad un amico. I fratelli Elia e Nicolò Martini avevano invece la passione per la natura. Elia amava pescare, aveva ottenuto il tesserino della Federazione provinciale di pesca sportiva, come racconta il Corriere. Il fratello Nicolò, invece, da grande voleva diventare margaro ed occuparsi del bestiame, come il padre, e portare avanti l'azienda di famiglia. Domenica scorsa aveva compiuto 17 anni. I vigili del fuoco li hanno trovati accanto a poca distanza dal luogo in cui è precipitato il Land Rover.

Camilla Bessone, invece, era una giovanissima atleta appartenente all'Asd Cuneo Team Cheer. Lo scorso anno, a Orlando (Florida), aveva partecipato ai campionati mondiali di cheerleading rappresentando l'Italia insieme alle sue compagne. Samuele Gribaudo, amico dei fratelli Martini, amava trascorrere il periodo estivo con la propria famiglia a Castelmagno. Giocava a pallavolo. La sorella Anna, sopravvissuta al tragico incidente, ha urlato tutto il proprio dolore quando ha appreso che il fratellino non ce l'aveva fatta.

Il dolore delle famiglie e dei soccorritori

Sotto il cielo stellato ammirato per l'ultima volta dai ragazzi si è consumato un autentico dramma. I genitori delle vittime hanno raggiunto i corpi senza vita dei loro figli per un ultimo abbraccio. Immagini strazianti, che hanno colpito al cuore gli uomini dei vigili del fuoco. "Siamo partiti dopo la chiamata ricevuta intorno alla mezzanotte", racconta a La Stampa uno dei soccorritori del comando provinciale, "Sono state subito inviate delle squadre dal comando di Cuneo con all'interno personale specializzato, squadre ordinarie e volontari di Busca. Lo scenario si è mostrato subito tragico e drammatico dal punto di vista umano, perché si trattava di avere a che fare con vittime giovani. Il personale è abituato a fare degli interventi, ma essendo umani – siamo tutti padri di famiglia, fratelli- l'impatto, soprattutto dopo che i familiari si sono recati sul posto, ci ha segnato".

Dolore anche da parte del sindaco di Castelmagno, Alberto Bianco. "In una notte abbiamo perso il 50% dei giovani del nostro comune", ha dichiarato, come riportato da Huffington Post. "Non sto scaricando le colpe, ma questo è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine con pochissimi trasferimenti dallo Stato e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente. In questo caso mi sento colpevole, bastava un cartello che segnalasse la curva e forse non sarebbe successo.

Spesso si spendono soldi a vanvera per mega ponti quando per le strade che si percorrono tutti i giorni non abbiamo neanche i soldi per mettere i cartelli e segnalare le curve", ha aggiunto con amarezza.

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