Tragedia del Renon, il padre della piccola Emily "Avrei dovuto morire io"

La madre è il responsabile del comprensorio sciistico indagati per omicidio colposo. E i carabinieri analizzano i cartelli, scritti in tedesco

Tragedia del Renon, il padre della piccola Emily "Avrei dovuto morire io"

La sua bambina è morta sotto i suoi occhi attoniti e impotenti. Ciro Formisano non ha potuto fare niente per fermare la moglie, Renata Dyakosowska, che stava percorrendo, insieme alla piccola Emily, 8 anni, una pista da sci sul Corno del Renon, a bordo di uno slittino. La bimba è morta sul colpo, dopo che lo slittino si è schiantato contro un albero, mentre la madre è ricoverata all'ospedale di Bolzano, dove lotta tra la vita e la morte.

Non si dà pace l'uomo: "Il mio angelo è morto, perché non sono morto io al suo posto", avrebbe detto ai soccorritori arrivati sul posto della tragedia. Sono state le uniche parole che Ciro ha pronunciato, senza riuscire a dire nient'altro. Alla tragedia ha assistito anche il figlio maggiore della coppia.

La procura di Bolzano ha iscritto nel registro degli indagati la madre, come da prassi, e un responsabile della società che gestisce il comprensorio sciistico del Corno del Renon, per omicidio colposo. Inoltre è stata posta sotto sequestro la pista nera dove si erano avventurati madre e figlia, nonostante fosse vietatissima agli slittini.

Nel frattempo è stata aperta un'inchiesta, per stabilire la dinamica dei fatti: non è ancora chiaro se la donna abbia imboccato la pista nera per un errore, dato che dal punto di partenza si dirama anche un sentiero più dolce, che si congiunge alla pista per slittini, più a valle.

I carabinieri hanno posto sotto sequestro la discesa sulla quale si è verificato l'incidente: gli investigatori stanno esaminando i cartelli, che segnalano la pericolosità della pista e il divieto di percorrenza per gi slittini. Sembra, infatti, che le indicazioni siano scritte solamente in tedesco.

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