Tre reclutatori di jihadisti arrestati tra Milano, Savona e Torino

Diffondevano propaganda dell'Isis. Sui social il giuramento al sedicente Califfo

Tre reclutatori di jihadisti arrestati tra Milano, Savona e Torino

Due persone di nazionalità egiziana e una di origini algerine, legate al mondo dei jihadisti. Sono queste le prime informazioni che emergono da un'operazione della procura distrettuale antiterrorismo di Genova, che li ha fermati con il sospetto che fosse responsabili di associazione con finalità di terrorismo internazionale.

Le indagini del Ros hanno permesso di individuare un gruppo egiziano che si occupava di diffondere materale jihadista online e aiutava i combattenti nordafricani a raggiungere la Siria, e in alcuni casi anche la Libia, lavorando per il sedicente Stato islamico.

Alcuni degli indagati, spiegano i carabinieri, avevano cambiato le proprie abitudini per dare meno nell'occhio, cercando così di evitare controlli e sospetti per appartenenza al mondo dell'estremismo islamico.

Tra il materiale divulgato online anche le produzioni di Al Hayat, organo di propaganda ufficiale del gruppo jihadista.

I sospetti avevano anche giurato fedeltà al sedicente califfo Al Baghdadi, pubblicando poi sui social il video che testimoniava il loro legame con il gruppo.

"Serve un giro di vite sulle tante moschee e associazioni islamiche che finora non hanno collaborato e non hanno garantito la collaborazione necessaria", commenta Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord.

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