Cronache

A Treviso torna l'era Gentilini. "Così ci riprendiamo la città"

A Treviso il sindaco leghista Mario Conte ha predisposto una modifica al regolamento comunale: vietato sdraiarsi sulle panchine, vietato sedersi per terra, vietato poggiare le biciclette sui monumenti e andare con i pattini.

A Treviso torna l'era Gentilini. "Così ci riprendiamo la città"

“Se qualcuno pensa di venire a Treviso per delinquere, imbrattare, sporcare, bivaccare, fare atti di vandalismo, sappia che si sbaglia di grosso. Treviso è una bella città e noi valorizziamo il nostro patrimonio artistico e culturale”. Non lasciano spazio a interpretazioni le dichiarazioni rilasciate al Giornale.it del sindaco leghista di Treviso, Mario Conte.

E infatti dalla parole passa ai fatti perché le prossime disposizioni sono: vietato sdraiarsi sulle panchine, vietato sedersi per terra, vietato appoggiare le biciclette ai monumenti, vietato bere e mangiare nella loggia dei Cavalieri, vietato sedersi sui parapetti, vietato organizzarci giochi, entrare con i pattini o simili, vietato organizzare gare di ballo o qualsiasi manifestazione che non sia stata autorizzata, in più sanzioni a chiunque trasgredisca o venga beccato a bivaccare, sporcare, imbrattare e mangiare sopra i gradini.

"Ma - ci tiene a precisare il sindaco - bada bene che non devono temere quelli che si comportano correttamente ma i balordi, quelli che non hanno rispetto del posto in cui stanno. O le baby gang”. Insomma un ritorno all’era Gentilini, che però, diciamocelo qua, ti permetteva di girare per Treviso alle nove di sera senza aver il timore che qualche malintenzionato ti facesse del male. E lo sanno quelli che l’era Gentilini l’hanno vissuta. Il sindaco sceriffo, così era soprannominato. Niente panchine, niente balordi e teschi disegnati per terra per dire agli automobilisti di andare più piano.

E ora Conte ci riprova. Le misure intanto sono già state discusse dai vertici capigruppo della maggioranza dopo che il sindaco leghista ha dato l’ok. E ora l’approdo finale è in consiglio comunale il 23 novembre. Insomma ci siamo. Stavolta si fa sul serio. “Quello che abbiamo fatto - spiega Mario Conte al Giornale.it - è semplicemente una modifica del Regolamento comunale di polizia urbana per consentire ai nostri vigili di poter intervenire e sanzionare chi trasgredisce e non rispetta la nostra città”.

Il regolamento non è stato stravolto, ma solo rimodulato per consentire di disporre di strumenti in più. In più all’articolo 37 è stato introdotto un comma per la tutela della Loggia dei Cavalieri: uno dei monumenti simbolo della città diventata ricettacolo di giovani senza gloria né rispetto. Il 12 settembre scorso infatti, sulla pagina Facebook di "Provincia di Treviso, più cultura e te ne innamori prima", gli amministratori della pagina scrivevano: "La loggia dei cavalieri ridotta a discarica", postanto tre foto del triste spettacolo.

E due giorni prima proprio il sindaco diceva: "La Loggia dei Cavalieri va tutelata. Apporteremo una modifica al regolamento comunale perché non possiamo permettere che un monumento così antico, risale al 13esimo secolo, e importante venga rovinato da un gruppo di maleducati". E così detto fatto. Il sindaco si è rotto e ora fine anche alle gare di ballo improvvisate e alle sfide con i pattini sopra il marmo. Insomma se qualcuno pensa di andare a Treviso e usare la città come si usa un campo di basket dei quartieri americani si sbaglia di grosso.

“Vogliamo tutelare il nostro patrimonio - dice Conte - i nostri monumenti e i nostri luoghi particolari per non lasciarli in mano al degrado. Chi si stende sulle panchine, chi bivacca in genere, in genere lo fa per trasgredire, per imbrattare e sporcare. Ma ora basta”.

E a giudicare ultimamente dalle zone degradate e off limits delle varie città forse un po’ ragione pure ce l’ha.

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