Trieste, per non pagare le tasse fondano un nuovo Stato

Chiedono la zona franca nell'area del porto, ma per il ministero rischiano grosso

Trieste, per non pagare le tasse fondano un nuovo Stato

Si rifiutano di pagare le tasse e lo hanno fatto presente alla prefettura e all'Agenzia delle entrate. La lettera inviata da un gruppo di 229 cittadini arriva da Trieste, parla di "obiezione fiscale motivata", ma secondo il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti, potrebbe portare a conseguenze nel penale.

La richiesta dei 229 è chiara. Nel giugno 2014 hanno firmato una "dichiarazione di esistenza" del Territorio libero di Trieste, uno Stato sedicente dal nome tradotto anche in sloveno (Svobodno Ozemlje), in cui gli estensori sostengono che anche l'area del porto debba essere senza tasse, auspicando la creazione di una "City concorrenziale con Londra".

Secondo il quotidiano locale Il piccolo, i quasi 300 si prendono molto sul serio, tanto da avere iniziato a inviare alla direttrice dell'Agenzia delle Entrate copie di multe e bollettini che non ritengono possano essere pagate perché manca "la sovranità dello Stato italiano".

Cosa rischiano? Secondo il

ministero, sentito dallo stesso quotidiano "se qualcuno crede di potersi inventare unimprobabile titolo giuridico per non pagare i tributi si sbaglia di grosso". E oltre alle sanzioni, rischia che la faccenda finisca nel penale.

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