Cronache

"Troppo lontano...". L'Italia assegna un porto alla ong che si lamenta

Porto di Taranto assegnato alla nave Geo Barents con 65 migranti a bordo. Ma l'equipaggio protesta: "Dista circa 24 ore dalla nostra posizione"

"Troppo lontano...". L'Italia assegna un porto alla ong che si lamenta

Altro porto assegnato a una nave delle ong. Geo Barents arriverà nelle prossime ore al porto di Taranto con a bordo 65 migranti. Ma nonostante l'assegnazione, l'equipaggio di Msf si è lamentato per aver ottenuto Taranto e non un porto della Sicilia, regione ormai al collasso con centinaia di arrivi giornalieri. Oltre a pretendere un pos, le ong in Italia vorrebbero anche decidere dove sbarcare e lo dichiarano senza remore: "Dopo 4 giorni, il Viminale ci ha finalmente assegnato Taranto come luogo sicuro per lo sbarco dei 65 sopravvissuti a bordo. Il porto dista circa 24 ore dalla nostra posizione attuale, il che significa un altro giorno di attesa in mare".

Geo Barents, infatti, a giorni si trovava all'interno delle acque territoriali italiane nell'area del golfo di Augusta e probabilmente sperava che fosse quello il poto di sbarco, perché che venisse assegnato un pos in Italia non c'erano dubbi. La nave batte bandiera norvegese ed è parte del parco mezzi della ong Msf. Il porto di Augusta, nei pressi del quale la nave sostava da giorni, nelle ultime settimane è costantemente sotto pressione. Nella giornata di ieri un gruppo di 90 persone è riuscito ad arrivare fino alla rada di Augusta e ad arenarsi con la barca a vela al faro Santa Croce, tra lo sguardo allibito dei bagnanti, che hanno immediatamente informato le forze dell'ordine. La nave è stata disincagliata e trascinata fino al porto commerciale di Augusta. A bordo prevalentemente cittadini afghani di sesso maschile. Lo scorso 23 giugno, inoltre, il porto di Augusta era stato assegnato come pos a un'altra imbarcazione delle ong, l'Aita Mari, che ne ha sbarcati più di 110 nel porto siracusano.

Durante la giornata di oggi, una motovedetta della guardia costiera è partita da Pozzallo, sempre in Sicilia, per andare a raggiungere una barca in legno in difficoltà a 140 miglia dalle coste italiane. A bordo 70 migranti provenienti prevalentemente da Siria ed Egitto e alcuni minori. Si trova ancora in mare un'altra nave delle ong, la Ocean Viking, anch'essa battente bandiera norvegese, a bordo della quale si trovano attualmente 228 migranti. Appare evidente la necessità dell'Italia di smistare i migranti per non gravare eccessivamente sull'organizzazione di una sola regione, considerando la pressione di queste settimane sulla Sicilia e sulla Calabria.

Anche per questo le lamentele della ong risultano fuori luogo.

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