Truffa da 72 milioni a Venezia, come in The Wolf of Wall Street

Il truffatore usava lo schema Ponzi, operando attraverso una società fittizia

Truffa da 72 milioni a Venezia, come in The Wolf of Wall Street

Sembra il Leonardo di Caprio di The Wolf of Wall Street, che impersonava l'uomo che qualche decennio fa ingannò mezza America. Ancora più calzante è, però, la sua identificazione con il truffatore Bernard Madoff, arrestato nel 2008 e autore del più complesso schema Ponzi della storia.

E infatti Fabio Gaiatto, 43enne di Portogruaro, è stato ribattezzato il "Madoff del Nordest". Il metodo usato per truffare le persone era identico: farsi dare soldi, promettendo alti rendimenti e iniziare a restituire gli interessi, usando i soldi dei nuovi clienti. Con questo schema, Gaietto è riuscito ha fregare 3mila persone, incassando in modo illecito 72,3 milioni di euro, come ricostruito dalla guardia di finanza, e rimborsati di solo 28,9 milioni. La maggiorparte delle persone truffate sono residenti nel tra Veneto Friuli-Venezia Giulia.

Il meccanismo messo in atto da Gaiatto consisteva nell'offrire investimenri nel mercato "Forex", promettendo un guadagno di più del 10 per cento. A chi si rivolgeva a lui venivano fornite le password per accedere a un portale fasullo, dove poter controllare la propria situazione. Spesso i guadagni risultavano in attivo, ma tutto il sistema era falso, dato che il "Madoff del Nordest" era affiancato da diversi complici. Per sfuggire ai controlli, inoltre, la società truffaldina si è appoggiata a diverse società estere, in Slovenia, Croazia e Gran Bretagna, dove venivano depositati i soldi.

Questa mattina, i finanzieri del comando provinciale di Venezia, hanno arrestato Gaiatto, per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre altri 5 complici sono stati messi agli arresti domiciliari e 11 hanno l'obbligo di dimora. I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere, truffa aggravata, esercizio abusivo di attività di gestione del risparmio e autoriciclaggio.

Per il momento, come riporta il Corriere della Sera, solamente 270 delle 3mila persone truffate hanno

presentato denuncia. E il procuratore Tito ha promesso: "Ce la metteremo tutta per trovare i soldi. I miei uomini hanno già fatto uno sforzo enorme, grazie anche alla cooperazione internazionale, ma non è finita qui".

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