La truffa del malocchio: arrestata una nomade

La donna, una nomade di 39 anni, vedeva il malocchio nei clienti: per toglierlo si faceva pagare quasi mille euro. Ora è agli arresti domiciliari

La truffa del malocchio: arrestata una nomade

Attirava i clienti con la scusa di leggere loro la mano. Ma si trattava di una truffa: con abilità, Patricia Braidic, 39enne nomade, inscenava da tempo la truffa del malocchio e riusciva così a estorcere denaro alle sue povere vittime.

La finta chiromante è stata arrestata sabato scorso dai carabinieri della stazione di Fiume Veneto, in provincia di Pordenone, per truffa aggravata e continuata. La donna, che ha analoghe denunce alle spalle, è quindi finita in carcere. Come spiega il Messaggero Veneto, dopo l'interrogatorio di garanzia davanti al gip Eugenio Pergola, la 39enne Braidic è stata scarcerata e messa agli arresti domiciliari in attesa del braccialetto elettronico.

La nomade 39enne leggeva la mano ai passanti fuori dal centro commerciale Gran Fiume di Fiume Veneto e davanti ad una farmacia di Pramaggiore. Ed è proprio qui che i carabinieri l'hanno individuata e arrestata per truffa aggravata e continuata. I militari si sono infatti presentati all'incontro con la 39enne al posto della sua vittima. Le due, dopo un primo incontro casuale, si sarebbero riviste per allontanare in modo definitivo il malocchio dalla cliente.

La chiromante, secondo quanto denunciato in caserma, avrebbe letto nella mano della sua cliente-vittima il malocchio e prospettato così conseguenze molto gravi per la sua vita, dovute all'azione delle forze occulte, nel caso in cui non si fosse sottoposta a specifici rituali magici. L'unica in grado di togliere il malocchio, al modica cifra di 800/1000 euro, era appunto la 39enne nomade con la quale era stato fissato un secondo appuntamento dopo numerose chiamate al telefono.

Ma all'incontro si sono presentati i carabinieri. Così, davanti alla farmacia, è scattata la trappola e la chiromante è finita in manette. Come riprota il quotidiano, il pm Carmelo Barbaro ha ipotizzato che l'indagata abbia convinto la cliente, con artifici e raggiri, a versarle 800 euro in più tranche per liberarla dal maleficio. La Procura ha contestato anche l'aggravante di aver ingenerato nella vittima il timore per un pericolo immaginario: la chiromante infatti le avrebbe prospettato conseguenze molto gravi per la sua vita. Tutte bufale, sia chiaro.

E da quanto risulta, non è la prima volta che la chiromante finisce nei guai.

Lo scorso anno infatti era stata processata per truffa e poi prosciolta per remissione della querela, dopo aver risarcito la sua vittima: le aveva chiesto 500 euro perché aveva visto il malocchio e lei era l'unico in grado di toglierlo.

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