Cronache

Tsipras all'esame del parlamento Ma non taglia le baby pensioni

Entro domani i creditori chiedono riforma fiscale e previdenziale. Ma la norma sulle baby pensioni è "arenata" in Corte costituzionale

Tsipras all'esame del parlamento Ma non taglia le baby pensioni

È iniziata la corsa contro il tempo di Alexis Tsipras, chiamato a fare in due giorni le riforme che l'Europa chiede da mesi ad Atene per evitare il default.

Il governo è arrivato in parlamento con un disegno di legge che deve essere approvato entro domani sera. Si tratta di un pacchetto da 3,175 miliardi di euro tra nuove tasse e tagli alla spesa che prevede una serie di misure fiscali con ritocchi all'Iva, una tassa di solidarietà e cambiamenti nella tassazione degli agricoltori.

Mancano però i tagli alle baby pensioni, misura tra quelle più urgenti richieste dai creditori. Secondo l’edizione online del quotidiano Kathimerini, su questo tema si aspetta però il parere della Corte Costituzionale, che a giugno ha bocciato la riforma delle pensioni del 2012.

Più semplice invece la riforma fiscale, con cui saranno introdotte tre aliquote Iva: la più bassa, al 6%, riguarderà farmaci, libri e biglietti di teatro, quella media al 13% sarà per cibi freschi, energia, acqua e alberghi, quella più alta al 23% per prodotti alimentari trasformati, trasporti, ristoranti, servizi medici. È prevista anche la graduale eliminazione entro il 2016 dell’aliquota speciale per le isole, mantenendo questo status solo per le isole più remote. In cambio verrà offerto sostegno al reddito degli abitanti più poveri delle isole. La bozza prevede un contributi di solidarietà con un’aliquota fra lo 0,7% e l’8% a seconda del reddito, una tassa sul lusso fra il 10 e il 13% per veicoli ad alta cilindrata, piscine, velivoli e barche di oltre 5 metri.

Infine aumenteranno le tasse sugli agricoltori e la tassa sulle imprese sale dal 26 al 28% con un anticipo di pagamento del 100% sui profitti.

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