Cronache

La paura condiziona le vacanze. E gli italiani cambiano la meta

L'Assemblea della Coldiretti analizza le "Vacanze Made in Italy": la paura per i possibili attacchi terroristici condiziona la scelta degli italiani su dove andare in vacanza. Secondo le stime, quasi il 65% della popolazione passerà l'estate in patria

La paura condiziona le vacanze. E gli italiani cambiano la meta

In seguito ai recenti - drammatici - episodi di terrorismo internazionale, molti italiani si sono visti costretti (dalla paura) a cambiare - anche in extremis - la meta delle loro vacanze o a optare per destinazioni considerate più "sicure": è quanto è emerso all'Assemblea della Coldiretti con la presentazione dell'analisi sulle "Vacanze Made in Italy" durante l'estate 2016, dalla quale si evidenziano i cambiamenti nelle mete turistiche, negli svaghi e nella distribuzione della spesa. In breve, la maggior parte degli italiani - precisa Coldiretti - privilegia la permanenza in Italia, anche se non mancano coloro che approfittano delle vacanze per varcare i confini della madrepatria e partire all'avventura di mete estere - magari scegliendo più attentamente i luoghi di villeggiatura.

Tuttavia, dei 35 milioni di italiani che hanno scelto di andare in vacanza, solo il 27% si recherà per qualche giorno in un Paese europeo ed il 9% negli altri continenti, soprattutto negli Usa e in Asia. In difficoltà per l'abbandono causa "mete pericolose o a rischio" la Turchia, la Tunisia, l'Egitto e la Francia. Al contrario, si registra un aumento degli stranieri che scelgono l'Italia come Paese più sicuro rispetto ai problemi legati al terrorismo, con gli arrivi dall'estero stimati in aumento dell'1,8% tra maggio e ottobre. E non è tutto: quest'anno quasi la metà dei villeggianti lungo la Penisola sarà straniero, con Germania, Stati Uniti e Francia che salgono sul podio degli arrivi nel Belpaese (in ordine crescente).

E se la questione della "sicurezza" - precisa Coldiretti - è uno dei fattori che influenza la scelta della meta vacanziera, valore aggiunto del soggiorno in Italia - oltre all'arte, la storia e la cultura - è decisamente il cibo. Più di sei stranieri su dieci (62%), durante le vacanze nel territorio nazionale, fanno shopping di cibo - che batte nettamente negli acquisti i tradizionali souvenir (50%), l'abbigliamento (48%) e l'artigianato (25%). Gli estimatori più "appassionati" della cucina italiana sono i russi - causa anche l'embargo che ha fatto sparire i prodotti italiani dalle loro tavole -, seguiti dai tedeschi, inglesi e francesi, ma anche dai turisti statunitensi, cinesi e giapponesi. Vino, formaggio ed olio sono tra gli alimenti più apprezzati e consumati dagli stranieri. Trai vini più amati, in particolare, il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo, il Moscato d'Asti e il Prosecco.

L'Italia - conclude la Coldiretti - ha conquistato la leadership mondiale nel turismo enogastronomico grazie a 283 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg; suo è anche il primato green, con quasi 50mila aziende agricole biologiche in Europa e la scelta di vietare le coltivazioni ogm a tutela del patrimonio di biodiversità.

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