Vaccini, bombe carta e chiodi contro Beatrice Lorenzin

La minaccia lasciata da ignoti davanti alle sedi territoriali dell'azienda sanitarie Bergamo Ovest (Ponte San Pietro) e Papa Giovanni XXIII di (Sant'Omobono Terme), entrambe nel Bergamasco

Vaccini, bombe carta e chiodi contro Beatrice Lorenzin

Bombe carta, chiodi e manifesti contro Beatrice Lorenzin. È la minaccia lasciata da ignoti davanti alle sedi territoriali dell'azienda sanitarie Bergamo Ovest (Ponte San Pietro) e Papa Giovanni XXIII di (Sant'Omobono Terme), entrambe nel Bergamasco.

A denunciare l'atto vandalico contro la decisione di rendere obbligatorie le vaccinazioni è stato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha espresso "solidarietà al ministro per i gravissimi atti intimidatori accaduti nella notte" e si è scagliato contro "chi su un argomento importante come i vaccini e la salute dei cittadini sta utilizzando la violenza, inasprendo i toni di un dibattito già di per sé incomprensibile perché mette in dubbio verità scientifiche".

Intanto anche l'Agenzia del Farmaco (Aifa) sta rendendo noti i dati su vaccini e presunte reazioni avverse. Nel biennio 2014-15 si parla di oltre 12mila segnalazioni di altrettante sospette reazioni avverse ai vaccini, con 78 decessi. Si tratta in ogni caso - specificano dall'Aifa - di sospetti "e non la certezza di una relazione causale tra prodotto medicinale (vaccino) ed evento avverso".

Soprattutto nel caso dei decessi, infatti la correlazione è solo temporale (il soggetto è morto poco dopo la somministrazione di un vaccino), ma in tutti i casi c'erano situazioni pregresse sufficienti a spiegare il decesso. Nel 2014 il vaccino con più segnalazioni è stato quello contro il morbillo (5.217 presunti eventi avversi), mentre l'anno dopo prevalgono i vaccini meningococcici (1.135 segnalazioni). Le reazioni considerate più gravi (decessi compresi) sono state in tutto 940 nel 2014 e 535 nel 2015. Quanto ai decessi, 67 dei 69 casi segnalati nel 2014 riguardano anziani, con età media 83 anni, vaccinati contro l'influenza (tranne uno vaccinato con antipmeumococco, a cui si aggiungono due bambini di 2 e tre mesi, entrambi vaccinati con esavalente e antipneumococco 13. In nessuno di questi casi è stato accertato un nesso causale con il vaccino. I due bimbi, in particolare, si sospetta siano stati colpiti dalla Sids, ossia la sindrome della morte in culla.

Nel 2015 si sono registrati 6 decessi tra adulti (tutti vaccinati contro l'influenza, e tutti tra i 77 e i 92 anni) e tre tra i bambini (2 mesi, 2 mesi e 13 anni). Anche in questi casi i decessi vengono considerati non correlabili ai vaccini.

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